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Repubblica/Roma: Sapienza, prof e studenti uniti contro i tagli

Mille in corteo. Il preside di Scienze: "Pronti a bloccare la didattica"

14/10/2008
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la Repubblica

La manifestazione a sorpresa dei collettivi attorno all´università "Occuperemo le facoltà"
LAURA MARI

Avevano promesso una settimana di proteste. Ma ieri i collettivi dell´università La Sapienza sono riusciti a fare di più. Hanno portato il dissenso fuori delle mura dell´ateneo, coinvolgendo oltre mille studenti in un corteo che ha sfilato intorno alla città universitaria raccogliendo la solidarietà e la partecipazione di docenti e ricercatori di vari dipartimenti e facoltà. Un consenso che ha portato il preside della facoltà di Scienze del primo ateneo capitolino, Elvidio Lupia Palmieri, a definire «una porcheria il decreto del governo che impone i tagli all´università pubblica. Una misura - ha proseguito il preside - contro cui bisogna prendere provvedimenti concreti e immediati». In pratica, il blocco della didattica entro la fine della settimana.
Tutto è iniziato ieri mattina intorno alle ore 10, quando centinaia di studenti della facoltà di Scienze (che riunisce i dipartimenti di Fisica, Chimica, Biologia, Informatica, Scienze naturali, Geologia e Beni Culturali) si sono dati appuntamento per un corteo che ha sfilato all´interno della città universitaria. Una manifestazione che, a suon di slogan come «blocco della didattica subito» e «noi la crisi non la paghiamo», è cresciuta pian piano di numero, arrivando a riunire oltre mille studenti che hanno poi sfilato lungo via Regina Elena e intorno al perimetro della facoltà universitaria. «Una mobilitazione sopra ogni aspettativa - commenta Giorgio Sestili, dei collettivi di Fisica - e che dimostra il dissenso degli studenti della Sapienza contro un decreto che di fatto tagli fondi all´università, mira a trasformare gli atenei in fondazioni private e blocca il turn-over dei docenti».
Misure che, secondo gli studenti, possono essere contrastate «solo con una protesta che, d´accordo con il rettore Guarini, i docenti e i ricercatori, imponga il blocco immediato della didattica». Per questo motivi i collettivi delle facoltà scientifiche intorno alle 14 hanno chiesto un incontro con il preside della facoltà di Scienze, Elvidio Lupia Palmieri. «Intendo arrivare al blocco della didattica seguendo tutte le procedure previste dalla legge - ha fatto sapere agli studenti il preside Lupia Palmieri - per questo motivo ho convocato i presidenti dei consigli delle aree didattiche per verificare quanti sono i professori e i ricercatori che in questi giorni hanno rifiutato gli incarichi aggiuntivi e la disponibilità a svolgere i corsi. Se risulteranno la maggioranza, come supponiamo - prosegue il preside della facoltà di Scienze - entro due giorni saremo inevitabilmente costretti a comunicare al rettore e al senato accademico l´impossibilità di garantire il regolare svolgimento della programmazione didattica e la sospensione delle lezioni per poter riorganizzare i corsi».
Una misura, quello del blocco della didattica, che i collettivi vogliono sia applicata immediatamente. «Domani ci sarà un´assemblea al dipartimento di Fisica - fa sapere Giorgio Sestili, dei collettivi - e se per quel giorno il preside non avrà decretato il blocco delle lezioni, occuperemo la facoltà». Alla stessa maniera intendono comportarsi gli studenti della Rete per l´Autoformazione che oggi alle 10 hanno organizzato un corteo che partirà dalla facoltà di Lettere della città universitaria.

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