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Repubblica/Roma: Scuola, entro l´anno 4000 prof a rischio

Dopo la riforma Gelmini, il conto delle cattedre perse

15/02/2009
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la Repubblica

SALVO INTRAVAIA

Migliaia di posti cancellati, supplenti a casa e titolari in cerca di una nuova sistemazione. Il taglio degli organici previsto dalla Finanziaria del ministro dell´Economia, Giulio Tremonti, si abbatte come una scure sulle scuole della regione Lazio. Fra pochi mesi, saranno oltre 4 mila i posti che si volatilizzeranno lasciando a casa centinaia di supplenti. Ma non solo: per la prima volta dopo tantissimi anni i tagli colpiscono anche gli insegnanti di ruolo, soprattutto quelli della scuola primaria (l´ex scuola elementare) e secondaria di primo grado. I primi conteggi sull´impatto nelle varie realtà territoriali della riforma Gelmini sono stati effettuati dalla Flc Cgil. Nel Lazio, la Cgil ha previsto un taglio di 1.221 cattedre di scuola elementare, 1.722 cattedre alla media e 1.335 Ata (amministrativi, tecnici e ausiliari). La contrazione del personale Ata (meno 3.840 posti), pari al 17 per cento in tre anni, è stata stabilita la scorsa estate e verrà suddivisa in tre tranche.
Nella scuola primaria il taglio sarà determinato dall´abolizione dei cosiddetti Moduli (di tre insegnanti su due classi) e dalla cancellazione delle compresenze (le ore che fino a quest´anno le insegnanti utilizzano per le supplenze brevi o per i progetti di recupero e potenziamento degli alunni). Alla media la riforma Gelmini prevede un minor numero di ore di Italiano e Tecnologia e le cattedre tutte rigorosamente a 18 ore. Nella sola provincia di Roma saranno quasi 3 mila i posti che salteranno: 745 cattedre di scuola primaria, 1.228 di scuola media e 889 Ata. Ma chi sarà a pagare? "La ricaduta più pesante è sul personale precario", dice Massimo Di Menna, segretario nazionale della Uil scuola, che aggiunge: "Stiamo cercando di individuare tutele per il reddito e il lavoro dei precari". Ma secondo i Cobas della scuola "il dato è sottostimato". "Durante una riunione di qualche giorno fa - spiega Anna Grazia Stammati, membro del direttivo provinciale - è emerso che in sole tre scuole medie di Roma si perdono 15 cattedre. Questo ci fa pensare che la realtà sarà ancora più dura". In tutta la regione dovrebbero essere 2.710 le supplenze in meno. A pagare il prezzo più salato, oltre ai maestri della scuola elementare, saranno gli insegnanti di Italiano e Tecnologia della scuola media. In tutta la regione, saranno almeno 400 le cattedre di Lettere che spariranno e circa 130 quelle di Tecnologia. Qualche giorno fa, il direttore dell´Ufficio scolastico regionale, Raffaele Sanzo, ha inviato una circolare con la quale si invitavano i capi d´istituto ad effettuare una simulazione degli organici per il 2009/2010. "La cosa ha messo in subbuglio - spiega Di Menna - docenti e dirigenti scolastici, ma in realtà si tratta di una modalità inusuale che crea soltanto confusione. Addirittura alcune scuole hanno già individuato i docenti soprannumerari. Ma ancora - continua Di Menna - il decreto interministeriale sugli organici non è stato firmato e alcune questioni sono ancora aperte. Non è certo l´ufficio scolastico regionale che stabilisce gli organici". Il vento delle riforme travolge anche gli insegnanti di ruolo: per parecchi si prospetta il disagio di un trasferimento d´ufficio o, nella migliore delle ipotesi, un trasferimento per un anno. Secondo le stime della Flc Cgil saranno oltre 700 (oltre 300 in provincia di Roma) i docenti che dovranno trovare sistemazione in un´altra scuola. "Per questi insegnanti, stiamo contrattando - dice Di Menna - la possibilità di fare conservare la titolarità nella scuola di servizio, utilizzandoli per un anno in altra scuola". Se questa ipotesi cadrà si apriranno le porte del trasferimento d´ufficio, anche a decine di chilometri di distanza dall´attuale sede di servizio.

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