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Repubblica/Roma: Tagli agli insegnanti di sostegno I sindacati: "Pronti allo sciopero"

Tra Roma e provincia sono 294 in meno. E nell´intero corpo docente la riduzione è di 1.056 unità in tutto il Lazio

03/08/2007
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la Repubblica

LAURA SERLONI

Cresce il numero delle iscrizioni nelle scuole del Lazio. Un vero boom di richieste. Ma, nonostante questo dato, continuano ad aumentare anche i tagli al personale docente. Insomma, un paradosso: più bambini, più tagli. Le ultime riduzioni, denunciano i sindacati, sono state comunicate dall´Ufficio scolastico regionale soltanto qualche giorno fa. E adesso occorre reagire. Così Flc-Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola di Roma e Lazio ieri hanno diramato un comunicato congiunto dove esprimono «grande preoccupazione per il prossimo anno scolastico, non escludendo a settembre la proclamazione di uno sciopero».
Per far fronte all´emergenza dei 1056 docenti in meno nel Lazio, si ridurranno classi, corsi e personale. E allora ci saranno più bambini in un´unica aula perché si procederà ad accorpare più sezioni insieme, ci saranno meno classi col tempo pieno e i corsi serali per i lavoratori non saranno garantiti. Non solo. Un taglio netto sarà dato agli insegnanti di sostegno: ridotti 396 posti, di cui 294 solo nelle scuole di Roma e provincia. «A Roma e nel Lazio - spiega Vincenzo Alessandro della Cisl Scuola - c´è un forte aumento della scolarizzazione, ma nonostante questo continua a diminuire il numero degli insegnanti. Sono state fatte quattromila nuove assunzioni, ma la maggior parte va a coprire posti di insegnanti andati in pensione».
La situazione è grave anche per tutte quelle famiglie che al momento dell´iscrizione hanno chiesto il tempo pieno. «Saranno tagliati 107 posti per l´orario prolungato a scuola - prosegue Alessandro - ad esempio alla Mozart su nove classi che avevano fatto richiesta soltanto cinque potranno beneficiare del tempo pieno». La protesta continua. E arriva a toccare anche il problema delle supplenze annuali: «Temiamo notevoli ritardi, con l´anno scolastico che non partirà con regolarità», conclude il segretario regionale della Cisl Scuola.
La notizia dei tagli piomba nel pieno del periodo delle vacanze, quando tutte le famiglie sono partite, hanno scelto la scuola per i propri figli e hanno già compilato tutti i moduli. «A maggio - sottolinea Stefano De Caro della sigla Flc Cgil - ci avevano dato la disponibilità di un certo tipo di organico, adesso a meno di un mese dall´inizio dell´anno scolastico fanno retromarcia e tolgono i posti. In questo modo si mette in discussione la garanzia del diritto allo studio e la qualità dell´offerta formativa». Pronti allo sciopero, ribadiscono.