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Repubblica-scuola-Bari, via anche i bidelli protestano presidi e sindaci

L'inserimento dei disabili vicino alla paralisi: sono poco meno di cinquemila Il sostegno è in gran parte a carico dei quasi 1400 docenti precari Bari, via anche i bidelli protestano presidi e si...

04/10/2005
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la Repubblica

L'inserimento dei disabili vicino alla paralisi: sono poco meno di cinquemila
Il sostegno è in gran parte a carico dei quasi 1400 docenti precari

Bari, via anche i bidelli protestano presidi e sindaci

di ANNA GRITTANI

BARI - Ragazzi down con l'insegnante di sostegno a metà servizio, alunni disabili senza l'assistenza dei bidelli. A Bari è crisi per gli studenti più deboli, da quando la politica dei tagli ha eliminato 130 bidelli in un colpo solo, e risparmiato sugli insegnanti di sostegno, fino a mettere in ginocchio l'esperienza più brillante della scuola italiana: l'integrazione del disabile in classe. Il dramma è che non c'è niente da fare.
Al Centro servizi amministrativi di Bari (l'ex provveditorato), si sono stancati di ripeterlo: "I tagli sono imposti dalla Finanziaria, non ci sono possibilità di avere altro personale". La legge che risale al 2002, ha eliminato con un piano triennale concluso quest'anno, il 6 per cento dei collaboratori, cioè 9.600 bidelli in tutta Italia. A nulla sono valse le richieste di personale inviate al Csa da oltre trecento scuole baresi e non sono servite neanche le proteste di genitori, presidi e sindaci.
Persino le interrogazioni parlamentari del deputato dei Ds Alba Sasso con risposte rincuoranti del sottosegretario Valentina Aprea (che dice di aggiungere personale se necessario), sono cadute nel vuoto.

La realtà si legge nei numeri e, soprattutto, si vede in classe. Perché gli studenti disabili sono 4646, centoquarantatre in più rispetto all'anno scorso. Le immissioni in ruolo per i docenti di sostegno, invece, sono state poco più di duecento. L'insegnamento, in definitiva, è affidato a 1139 supplenti, che, naturalmente, cambiano ogni anno, interrompendo la continuità didattica essenziale per i disabili. La carenza dei bidelli rende la situazione ancora più grave, anche perché il taglio ha colpito senza neanche guardare dove e chi.
Ad esempio, per eliminare due posti nell'istituto professionale di Santeramo, in provincia di Bari, non ci si è resi conto che erano rimasti solo uomini: non c'era più una bidella per le otto ragazze disabili. Il preside ha chiesto aiuto al governatore della Puglia Nichi Vendola.
I sindaci di Modugno e Locorotondo, invece, si sono rivolti al prefetto. Nel capoluogo poi la crisi è dovunque: disabili gravi, anche down, devono accontentarsi di un insegnamento specializzato a metà. È stato concesso solo mezzo posto.
(3 ottobre 2005)