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Repubblica-Torino-Aumentano gli studenti ma diminuiscono le risorse

L'assessore D'Ottavio: "Ci faremo sentire dal Governo" Aumentano gli studenti ma diminuiscono le risorse la provincia ...

02/09/2005
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la Repubblica

L'assessore D'Ottavio: "Ci faremo sentire dal Governo"
Aumentano gli studenti ma diminuiscono le risorse
la provincia


"Basta con le polemiche: abbiamo chiesto alle scuole di anticipare l'inizio dell'anno scolastico per rispondere ad esigenze reali, dal punto di vista organizzativo e dei trasporti. E siamo felici che quasi tutti gli istituti abbiano accolto e poi deliberato la variazione del calendario scolastico quale contributo all'evento olimpico che è certamente unico e irripetibile: sarà un anno speciale, e Torino la capitale dei giovani". E' il messaggio della Provincia al mondo della scuola. Ieri mattina in via Maria Vittoria, la "presentazione" dell'assessore alla Formazione, Istruzione e Edilizia Scolastica, Umberto D'Ottavio, sullo status quo della scuola superiore nella provincia di Torino.
I numeri sono in salita: 95 istituti superiori, 85 mila studenti (gli aumenti, specie ai licei scientifici e agli alberghieri), 7500 docenti, 1282 studenti portatori di handicap. Da qui, le linee guida: "Sul problema della dispersione (su 100 iscritti solo 65 si diplomano) - ha spiegato D'Ottavio - indirizzeremo le nostre migliori energie, e iniziative, per interrogarci su un fenomeno tanto dequalificante e tentare possibili soluzioni. A parte questo, e nonostante la crescente riduzione delle risorse (dell'80%) manterremo invariati gli impegni nell'ambito dell'edilizia: attualmente, 20 cantieri aperti tra palestre, auditorium e edifici del tutto nuovi, come il "Ferrari" di Rivoli". Ma provvedimenti seri e risolutivi rispetto alle "mura" scolastiche saranno presi a breve per aggiornare la capacità ricettiva di alcuni istituti (specie per quelli che hanno registrato l'aumento di iscrizioni) e che al momento non offrono grandi spazi. "Confesso però, ha concluso l'assessore, che per far fronte adeguatamente all'aumento della popolazione scolastica degli ultimi anni, non disponiamo delle risorse sufficienti. Inutile nascondercelo. Dovremo anzi intentare quanto prima delle azioni presso il governo".
(t. c.)