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Repubblica-Torino-Concilieremo equità e libertà delle famiglie"

I SINDACATI L'assessore Pentenero: ero scettica, questa soluzione mi soddisfa "Concilieremo equità e libertà delle famiglie" Scende a 25mila euro il tetto di reddito ...

05/08/2005
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la Repubblica

I SINDACATI
L'assessore Pentenero: ero scettica, questa soluzione mi soddisfa
"Concilieremo equità e libertà delle famiglie"
Scende a 25mila euro il tetto di reddito Più soldi al fondo per il diritto allo studio
Vorrei cambiare anche le definizioni: non parliamo più di 'buono scuola', ma di 'libera scelta educativa'
Avvieremo ogni forma di concertazione con le parti in causa per giungere a un testo condiviso da tutti
SARA STRIPPOLI


Assessore Gianna Pentenero, la maggioranza ha raggiunto un accordo sul quale alla vigilia si poteva anche dubitare. Lei era ottimista sull'esito?
"A dir la verità ero abbastanza scettica, ma sono davvero soddisfatta perché in questo modo si è deciso il superamento della legge Leo e al tempo stesso si riconosce la libertà di scelta alle famiglie".
Un compromesso difficile fra le varie anime del centrosinistra?
"Lo definirei un ragionevole compromesso, che tiene conto di tutte le osservazioni fatte nei giorni scorsi. E già da oggi io lavorerò secondo le indicazioni che sono arrivate dalla riunione di ieri. Ho un incontro con la presidente Mercedes Bresso, la discussione si sposterà sul bilancio".
Si supera la legge Leo e il buono scuola rientrerà sotto l'etichetta più generale di diritto allo studio, oggetto di una legge molto attesa.
"Propongo anche una rivoluzione delle definizioni. Vorrei cancellare il termine "buono scuola" per parlare soltanto di "libertà di scelta educativa delle famiglie"".
Lei ha detto di essere andata alla riunione di maggioranza non troppo convinta di arrivare a una sottoscrizione unitaria entro la serata. Quale pensa sia stato il punto che ha sbloccato le resistenze?
"Penso proprio sia stata la decisione di arrivare a un testo unico che riconsideri il diritto allo studio nella sua globalità. Pertanto non un conflitto fra diritto allo studio e buono scuola, come la questione è stata affrontata in questi giorni, ma un unico contenitore da riempire con nuovi contenuti e criteri. Il riequilibrio delle cifre deciso nel documento serve ad affrontare il prossimo anno scolastico partendo da principi di maggiore equità".
Le maggiori resistenze a rivedere la legge Leo arrivavano proprio da una parte del suo partito, la Margherita. I contrasti sono stati superati del tutto o pensa si ripresenteranno in futuro, quando sarà tempo di redigere la nuova legge?
"C'è stato un pieno accordo all'interno del mio partito su questo documento".
L'approvazione di una nuova legge presuppone tempi piuttosto lunghi. Quando crede possa essere pronta?
"Spero che potrà essere in vigore per l'anno scolastico 2006-2007. Aggiungo che lavoreremo sulla nuova legge attivando tutte le forme di concertazione per arrivare a un testo unico condiviso da tutte le parti in gioco. Parlo di sindacati, associazioni di genitori delle scuole cattoliche e paritarie, l'Asapi che partecipa da tempo con attenzione al dibattito sul buono scuola".
I sindacati, già pronti sul piede di guerra a invitarla ad andare in controtendenza, oggi dicono che questo documento rappresenta un passo avanti ma non è ancora sufficiente. Per la Cgil la somma per il buono scuola dovrebbe essere inferiore e la fascia di reddito andrebbe ulteriormente abbassata. Che cosa risponde?
"La decisione sulle cifre, ripeto, è frutto di una lunga discussione e comunque si tratta di un documento che ha validità soltanto fino all'approvazione della legge. Le accuse di iniquità rivolte alla legge 10 sono state superate livellando le somme, 16 milioni circa per il diritto alla libertà di scelta, la stessa cifra dello scorso anno, e 16 milioni anche per il diritto allo studio. Non dimentichiamo anche un altro punto importante: il tetto di reddito passa da 32 mila a 25 mila euro. In questo modo si agevolano le fasce più deboli, mentre prima erano privilegiate le fasce medio-alte".
Non sono state previste modifiche ai criteri di accesso per ottenere il buono scuola? Molte critiche riguardavano proprio quel punto.
"No, i criteri rimarranno gli stessi. Si è preferito lavorare sul riequilibrio delle somme stanziate. Comunque ci saranno ancora piccole modifiche al momento della stesura del bando".
Quali saranno adesso i prossimi passaggi in calendario?
"Questo documento andrà in giunta. Nel frattempo si preparerà il bando che fisserà le condizioni per ottenere l'accesso ai fondi".