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Repubblica-Torino-Erasmus? L'ha ucciso il 3+2

Erasmus? L'ha ucciso il 3+2 Pochi soldi e esami a raffica: in calo gli studenti all'estero Netto calo delle borse: i 120 euro al mese più le integrazioni per i viaggi non bastan...

16/11/2005
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la Repubblica

Erasmus? L'ha ucciso il 3+2
Pochi soldi e esami a raffica: in calo gli studenti all'estero
Netto calo delle borse: i 120 euro al mese più le integrazioni per i viaggi non bastano più
Anche gli Atenei europei sono più severi: vogliono solo ricercatori motivati
Chi viene in Italia continua a preferire Lettere e Economia
TIZIANA CATENAZZO


Gli studenti Erasmus sono destinati ad estinguersi? La tanto declamata internazionalizzazione degli studi, e la mobilità dei libretti universitari, che fino a poco tempo fa si riempivano anche dei voti ottenuti all'estero, con le firme dei professori francesi, spagnoli e tedeschi, hanno vita breve? Il coro delle preoccupazioni è alto, a Torino: dal 2004 al 2005, le borse sono calate da 689 a 661. "L'importo è ormai troppo basso, non più sufficiente a mantenere 'in vita' gli studenti all'estero, e quindi in molti rinunciano spiega Mariangela Nasi Marengo, responsabile della Mobilità internazionale di via Sant'Ottavio, dove il prossimo 1 dicembre sarà emesso il nuovo bando Erasmus ma anche la politica, dall'alto, è cambiata: prima si incentivavano molto i progetti, si badava forse più alla quantità che alla qualità, ora le università straniere avanzano richieste più alte, richiedendo la reale (e non approssimativa) certificazione della conoscenza linguistica e guardano attentamente al curriculum di studi dello studente. Insomma, si vuole che il periodo trascorso all'estero sia di vera formazione. Anche perché poi, a ben guardare, ora gli studenti all'estero ci vanno lo stesso, con le proprie risorse e magari per interessi propri: gli atenei, quindi, alzano il livello, cercano gente motivata, che già alla partenza offra un minimo di garanzie di riuscita.
A parte questo, c'è sicuramente il discorso economico: i 120 euro mensili dell'Agenzia nazionale Erasmus, seppure integrate dall'Università con circa 300 euro per il viaggio e un altro piccolo 'aiuto' disposto in base alle fasce di reddito, non bastano più, evidentemente, né negli anni ci sono stati aumenti proporzionati all'accresciuto costo della vita". I tre, sei o dodici mesi trascorsi a studiare all'estero, quindi, diventano cosa dubbia. E solo in parte sembrano c'entrare, come ha di recente rilevato Almalaurea, le angosce degli studenti recentemente afflitti dagli stringenti percorsi didattici imposti dal 'nuovo' ordinamento del 3+2: tempi brevi e troppi esami, con una scarsa possibilità di personalizzare il proprio 'carico didattico', sembra questione di minor conto, alla fin fine, rispetto al portafoglio. Non solo degli studenti, ma anche delle facoltà. Se da una parte sono infatti i docenti ad assicurarsi, mediante rapporti e interessi accademici, i contratti di scambio con le altre università europee, anche le facoltà giocano un ruolo non meno importante, nell'intessere rapporti di questo tipo, e anche, magari, nel costituire una sorta di 'fondo integrativo' che per ogni studente Erasmus si traduce in media in 100 euro in più al mese. Meglio di niente. Ma ecco i numeri relativi alle singole facoltà: il calo di borse, per la mobilità in uscita, le accomuna quasi tutte: economia passa da 111 a 97, psicologia da 24 a 20, scienze da 38 a 33, scienze politiche da 93 a 84. Le eccezioni si registrano a Lettere (da 121 a 143), lingue (da 107 a 116), mentre pare da precipizio la 'caduta' registrata dalla Scuola di amministrazione aziendale - da 33 borse in uscita, nel 2004, alle 9 dell'anno scorso dovuta probabilmente al passaggio dal corso biennale di diploma, al corso di laurea triennale. Se ci si iscrive all'università con l'idea (anche) di fare un'esperienza di studio all'estero, meglio prima guardare alle borse Erasmus 'allocate' dalle singole facoltà. Rischiano ad esempio di non partire gli studenti di Agraria, Veterinaria e di Farmacia. Quali invece le facoltà più attraenti, per gli stranieri? Calano, negli indici di gradimento, Medicina (da 27 a 19) e Agraria (da 15 a 7), mentre crescono sensibilmente, nella graduatorie di gradimento all'estero, sia Lettere che Scienze politiche ed Economia.