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Repubblica-Torino-Finisce l'era del buono scuola

La maggioranza condanna l'attuale "iniqua" normativa. Confermati per quest'anno i 16 milioni di finanziamento Finisce l'era del buono scuola L'Unione trova l'accordo, cambierà la Leg...

05/08/2005
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la Repubblica

La maggioranza condanna l'attuale "iniqua" normativa. Confermati per quest'anno i 16 milioni di finanziamento
Finisce l'era del buono scuola
L'Unione trova l'accordo, cambierà la Legge Leo


Una lunga riunione di maggioranza al termine della quale l'accordo è raggiunto. Dalla riunione delle forze dell'Unione esce un documento firmato all'unanimità con il quale si chiede alla giunta regionale di approvare in tempi rapidi un nuovo testo unico sul diritto allo studio. Rimane invariato rispetto allo scorso anno lo stanziamento per il buono scuola, 16 milioni di euro circa. Si alza il fondo destinato al diritto allo studio dagli 11 milioni previsti a 16 milioni, equiparando le somme stanziate. "Pur concordando sull'iniquità del vigente regolamento della legge 10/2003 - scrivono i rappresentanti dei partiti dell'Unione - si conviene di mantenerlo per il prossimo anno per permettere un sereno avvio del prossimo anno scolastico". Altro punto è la riduzione a 25 mila euro del tetto massimo di reddito, che con la legge Leo era di 32 mila euro, e di agevolare le famiglie i cui componenti siano lavoratori in mobilità o cassa integrazione. Per potenziare le politiche di sostegno al diritto allo studio, l'Unione propone di aumentare le risorse nei prossimi cinque anni. Si chiede poi di approvare un emendamento che comporti il trasferimento di un milione di euro per "contribuire alle spese di trasporto delle scuole medie superiori" e di prevedere "incrementi complessivi di cinque milioni di euro".
"L'intesa raggiunta sulle politiche scolastiche apre una nuova prospettiva a un settore cruciale per il futuro del Piemonte" è il commento del capogruppo Ds Rocchino Muliere, mentre per il capogruppo della Margherita Stefano Lepri "le scuole paritarie e le famiglie dei loro allievi con questo accordo ottengono piene garanzie sulla continuità dei finanziamenti". Il segretario regionale dei Comunisti italiani ricorda che "la battaglia si sposta per ottenere sempre maggiori fondi per il diritto allo studio".
(s.str.)