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Repubblica-Torino-Il grido di dolore dei presidi

"Troppi tagli, non ci stiamo più nei bilanci". Sos a Comune e Regione Il grido di dolore dei presidi SARA STRIPPOLI ...

04/02/2006
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la Repubblica

"Troppi tagli, non ci stiamo più nei bilanci". Sos a Comune e Regione
Il grido di dolore dei presidi
SARA STRIPPOLI


Fotocopiatrici da utilizzare con parsimonia. Gite di istruzione che saltano, acrobazie contabili per pagare la tassa per la raccolta rifiuti. Tutto quello che non è stipendio dei docenti rischia di finire nel capitolo dei "non fondamentali" a cui si è costretti a rinunciare. Senza contare le previsioni per il 2006-2007: ulteriori tagli sulle cattedre. Dall'assemblea regionale dell'Asapi, l'Associazione scuole autonome piemontesi, ieri è arrivato il grido di dolore del mondo della scuola. L'ennesimo. "Una riduzione del 41 per cento per le spese di funzionamento delle scuole, dopo i tagli del 10-15 per cento degli ultimi anni, compreso quello sui fondi dell'autonomia pressoché annullati", è la denuncia del presidente dell'Asapi Giulio Cesare Rattazzi. Un coro di lamenti a più voci: dai sindacati confederali che annunciano l'intenzione di aprire una vertenza con una campagna massiccia di informazione e scioperi in arrivo già a partire da marzo. Dall'Anpi, l'associazione nazionale presidi, che con Mario Perrini, oltre a ribadire la tesi che in questo modo l'autonomia rischia di essere un semplice "guscio vuoto" chiede al Comune un aiuto sulla Tarsu, una più equa distribuzione dei fondi destinati alle singole scuole e alla Regione maggiori risorse. Da Nicola Puttilli dell'Andis, l'associazione nazionale dirigenti scolastici che racconta il suo bilancio in rosso per il pagamento della Tarsu, ai ragazzi dell'Acmos che chiedono attenzione per i temi del diritto allo studio.
"Sui 78-80 milioni destinati alla scuola, 71 vengono dirottati per finanziare i corsi triennali della Moratti, mentre alla lotta alla dispersione e al biennio restano soltanto 8 milioni", ha detto Giancarlo Cerrutti della Cgil. Mentre Enzo Pappalettera della Cisl ha tracciato un fosco quadro di previsione per il prossimo anno: "Dalle elementari alle superiori i dati inviati dal ministero indicano ulteriori tagli sui posti". Per l'assessore provinciale all'istruzione Umberto d'Ottavio le motivazioni della protesta sono del tutto condivise: "Propongo un incontro fra Asapi e le Province del Piemonte, durante il quale affrontare i diversi problemi". Critiche anche alla Regione. "Sull'integrazione fra istruzione scolastica regionale e formazione professionale regionale non possiamo non accennare alle delusioni per quello che ci attende il prossimo anno. Finora non abbiamo notato alcun segnale di vero cambiamento rispetto alla giunta precedente", ha attaccato Rattazzi.