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Repubblica-Torino-"La Moratti? La aggiriamo"

NUMERI "La Moratti? La aggiriamo" In molte scuole medie restano le tre ore di inglese Il problema sono soprattutto le risorse: "Da Roma pensano soltanto a tagliare..." ...

26/06/2004
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la Repubblica

NUMERI
"La Moratti? La aggiriamo"
In molte scuole medie restano le tre ore di inglese
Il problema sono soprattutto le risorse: "Da Roma pensano soltanto a tagliare..."
La drastica riduzione dell'offerta settimanale sta creando tensioni con le famiglie
TIZIANA CATENAZZO


Correggere la riforma Moratti (che partirà a settembre) dall'interno, per prevenire i "danni" e ricucire, come possibile, i tagli. Dell'organico e anche dell'orario scolastico. I collegi dei docenti stanno redigendo in questi giorni i piani dell'offerta formativa, vista la riduzione dell'orario settimanale da 30 a 27 ore obbligatorie. E concordano con i genitori l'organizzazione del lavoro didattico: quante ore, per quali materie? Il problema più sentito riguarda l'inglese: la maggior parte delle scuole, elementari e medie (e anche alcune materne), già garantivano un alto numero di ore, in genere tre alla settimana fin dalla prima media. Ma se la riforma ?taglia', i presidi e gli insegnanti si organizzano per evitare la riduzione delle ore. "La riforma rende obbligatorie le lingue straniere che noi già garantivamo, ma ci riduce l'orario ? spiega Roberto Imperiale, preside della scuola media Pola ? costringendoci a distribuire su più classi le ore a disposizione. E per la seconda lingua, in prima media, dobbiamo aspettare l'organico di fatto: io cercherò di far arrivare alle tre ore settimanali le due lingue straniere, a condizione che le famiglie accettino il modello delle 33 ore. Compatibilmente con le risorse: ritengo sia alquanto ?originale', parlare tanto di europeizzazione, e poi ridurre il budget delle ore di lingue". Gabriella Mortarotto, dirigente dell'Europa Unita di Grugliasco: "Noi facciamo da 6 anni la doppia lingua a tutti, con tre ore di inglese e tre di francese. Perché il bilinguismo è già una realtà, e non è certo un'invenzione della Moratti. Nel piano dell'offerta formativa abbiamo dichiarato di voler mantenere la stessa tipologia d'insegnamento, che è stata molto apprezzata: le stesse famiglie forse non capirebbero la riduzione di ore, mentre alla televisione si parla di ?bilinguismo esteso a tutti' con la riforma". E Giovanna Cumino, dirigente dell'istituto comprensivo di Beinasco (elementari e medie): "Abbiamo incontrato i genitori e spiegato che è impossibile confermare in 27 ore tutte le discipline previste. Dalle 99 ore di inglese, annuali, dovremmo scendere a 54. Ma il tempo è un elemento di qualità, per ogni intervento educativo. Quindi, in collegio docenti, abbiamo deliberato un impegno minimo aggiuntivo di 3 ore settimanali: per inglese, educazione tecnica e italiano. Non è solo un problema di contenuti: i ragazzi di oggi sono già bombardati di informazioni; a scuola occorre del tempo per trasformare quelle informazioni in apprendimento. Per organizzare quei contenuti, per far maturare le idee?". Nicola Puttilli, dirigente della elementare Gramsci di Nichelino e presidente dell'Andi (associazione nazionale dirigenti d'istituto): "Prevediamo un arretramento. La circolare ministeriale dice di riferirsi alle sole risorse della scuola senza l'assegnazione di organici. E i tagli pesano, a cascata, su tutto: dalle lingue alla riduzione dei progetti (l'organico funzionale è sceso da 100 a 40 posti, per la Provincia) e da noi abbiamo dovuto ridimensionare i progetti di inserimento degli stranieri e di educazione all'affettività e alla sessualità. Tutto si può tagliare, certo, ma poi non potremo certo parlare di qualità nella scuola. Per non parlare dei posti di sostegno, di cui nessuno parla mai?".