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Repubblica-Torino-Le aule ci sono, le maestre no Così l'asilo resta una chimera

IL CASO Da Caselle a Volpiano: cinquecento bambini sono rimasti esclusi dal servizio Le aule ci sono, le maestre no Così l'asilo resta una chimera Il sindaco Goia: "In ci...

09/10/2005
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la Repubblica

IL CASO
Da Caselle a Volpiano: cinquecento bambini sono rimasti esclusi dal servizio
Le aule ci sono, le maestre no Così l'asilo resta una chimera
Il sindaco Goia: "In cinque mesi abbiamo costruito una nuova scuola: tutto inutile"
L'assessore D'Ottavio: "Speriamo di risolvere i problemi in extremis se Roma ci risponde"


OLTRE cinquecento bambini senza scuola, quest'anno. Le aule ci sono, mancano però gli insegnanti. Nella sola provincia di Torino ma la maggior parte dei casi riguarda il capoluogo - 27 sezioni di materna non hanno risposto all'appello del primo giorno di scuola. Hanno deluso le attese: dei genitori, soprattutto, che hanno dovuto per forza di cose ripiegare sui privati o su nonni e baby sitter, e degli amministratori locali che la scorsa primavera si erano rimboccati le maniche per adeguare le strutture, ampliare le sedi, e in alcuni casi anche per costruire nuovi edifici scolastici. Loro ce l'hanno fatta, e in alcuni Comuni si sono persino svolte benauguranti cerimonie d'inaugurazione, ma poi, a settembre, la delusione: dal ministero non assegnano le insegnanti, e senza almeno due maestre per classe, i bambini non entrano.
L'assessore provinciale Umberto D'Ottavio si è fatto portavoce della situazione: "E' fonte di gravi disagi per le famiglie, in alcuni casi parzialmente risolvibili, in altri no. Ci sono Comuni che sono addirittura privi di una sezione di materna, e dove pure l'incremento delle nascite ha comportato la necessità di intervenire, di impiegare le risorse comunali per rispondere alle necessità dei genitori. Le liste d'attesa infatti si allungano, e mentre alcune famiglie si rivolgono pur con qualche fastidio organizzativo alle scuole dei Comuni o delle frazioni più vicine (dove comunque devono sperare di non essersi classificati ultimi, perché non residenti) altri non hanno la possibilità di accompagnare i figli troppo lontano da casa. E lasciarli a casa, affidandoli a 3, 4 e 5 anni ai parenti o alle baby sitter, è un peccato, dal punto di vista della crescita, delle loro esigenze relazionali ed educative".
I casi più emblematici, Volpiano e Caselle. Francesco Goia, sindaco di Volpiano: "Abbiamo registrato un forte aumento di nascite negli ultimi quattro anni, e con liste d'attesa di 90 bambini, abbiamo deciso per una scuola nuova. In cinque mesi, abbiamo appaltato, costruito e collaudato il nuovo edificio, per tre sezioni, lo scorso 26 agosto, per un importo di spesa pari a 780 mila euro. Ma ci sono state assegnate due sole insegnanti: una sola sezione aperta, per 28 bambini al massimo. Mancano quindi 4 insegnanti, e circa 60 dei nostri bambini sono fuori". A Caselle, Giuseppe Marsaglia: "Una scuola nuova, per 2 milioni di euro di spesa, con una bella cerimonia d'apertura venti giorni fa. A fronte del nostro impegno a risolvere il problema, ci aspettavamo una risposta dello stesso livello".
D'Ottavio aggiunge: "Vorremmo risolvere la situazione quanto prima: del resto le classi della materna si possono aprire in qualunque momento, durante l'anno. Purché una risposta ci sia".
(t. cat.)


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