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Repubblica-Torino-Prof di sostegno, sindacati all'attacco

Polemica aperta con il ministro Moratti e il direttore Dominici: "Ci sono 224 casi gravi in più e solo 61 docenti" Prof di sostegno, sindacati all'attacco TIZIANA CATENA...

20/07/2005
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la Repubblica

Polemica aperta con il ministro Moratti e il direttore Dominici: "Ci sono 224 casi gravi in più e solo 61 docenti"
Prof di sostegno, sindacati all'attacco
TIZIANA CATENAZZO


E' piena rottura tra i sindacati della scuola e la direzione regionale del Miur. Cgil, Cisl, Uil e Snals denunciano l'atteggiamento "pregiudizialmente ostile" del direttore con l'ufficio in via Pietro Micca, Annamaria Dominici, e lo stato di 'grave crisi istituzionale' in cui versa la scuola piemontese "che ha bisogno di un intervento molto urgente per ripristinare margini di collaborazione e integrazione". E in una serie di lettere indirizzate non solo al direttore ma alla Moratti e quindi alla presidente Bresso e all'assessore Pentenero, motivano la situazione di sofferenza, per le scuole del Piemonte, con la carenza di posti di insegnanti di sostegno, di personale Ata, alla mancata riconferma delle quote di organico minimo per i corsi sperimentali di tre anni per la formazione professionale. "Rispetto al sostegno ha spiegato ieri Enzo Pappalettera, segretario regionale Cisl avremo 244 bambini in più, a settembre, portatori di handicap. Rispetto a tale aumento, la dotazione di organico cresce di soli 61 posti: si considera, cioè, che i 244 'casi' in più di handicap siano tutti lievi, e si finge di non sapere che la metà circa sono invece casi medio-gravi, gravi o talune volte gravissimi. Una situazione del genere quindi non andrà che a svantaggio dei 'meno gravi', per far in modo che i casi di handicap grave siano coperti quasi del tutto dalle ore di sostegno". Per quanto riguarda il personale Ata, Diego Meli della Uil: "Le scuole della regione hanno presentato richieste di adeguamento per complessive 256 unità, motivando in vario modo le domande: dalla variazione del numero di alunni alla concentrazione di personale inidoneo, fino alla difficoltà di garantire l'apertura e il funzionamento della scuola. Abbiamo la sensazione che la Direzione abbia soprattutto a cuore l'immagine esteriore piuttosto che l'esigenza di garantire l'efficacia e l'efficienza delle scuole". Ulteriori difficoltà e 'discrepanze', infine, nelle province di Novara e Alessandria, in cui si è variamente 'adeguata' la distribuzione dell'organico al fine di attuare la riforma Moratti, pur se a danno delle scuole e delle famiglie. Situazione nel complesso difficile, quindi, che i sindacati non esitano a definire 'vòlta al peggio'. Cosa succederà, allora? "Le dichiarazioni di mobilitazione arriveranno a fine agosto conclude Pappalettera ma se nel frattempo proseguirà tale assenza di risposte da parte della Direzione, avvieremo tante cause civiche quante saranno le situazioni di difficoltà interne ad ogni singolo istituto: un conflitto in tribunale per ogni istituzione scolastica si troverà a dover avviare l'anno scolastico con una decurtazione immotivata di organico, o con una dotazione inadeguata di posti di sostegno o di personale Ata".