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Repubblica-Torino-Professori decimati dallo stress

Sono sempre di più i docenti che gettano la spugna: qualche volta è una scusa, ma è un lavoro che logora Professori decimati dallo stress Aumentate del 30 per cento le assenze per ...

25/09/2005
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la Repubblica

Sono sempre di più i docenti che gettano la spugna: qualche volta è una scusa, ma è un lavoro che logora
Professori decimati dallo stress
Aumentate del 30 per cento le assenze per malattia
Ore in classe sempre più frustranti, ragazzi svogliati, genitori e colleghi difficili
Un problema grave le segnalazioni fatte al telefono prima dell'inizio delle lezioni
TIZIANA CATENAZZO


I professori si ammalano spesso. Sono lavoratori demotivati o dipendenti statali più vulnerabili degli altri, più soggetti alla febbre e ai raffreddori? Le ore in classe sempre più frustranti, a confrontarsi con ragazzi magari 'difficili' e svogliati, genitori invadenti e colleghi poco disponibili. E allora, le assenze per malattia, da sempre esimente (o espediente) sociale. I presidi, che in questo caso tengono a rimanere anonimi, denunciano: dal 15 al 30% almeno, rispetto al 2004, l'aumento delle giustificazioni mediche accumulate in segreteria. Numerose già le assenze in questi giorni di settembre. Alla fine dell'anno scorso (nel periodo più critico, da aprile a giugno) le assenze segnalate al telefono poco prima delle 8, hanno creato pesanti affanni organizzativi. "Le assenze - spiegano i dirigenti - sono spesso a carico dei supplenti (anche se a rigor di logica può sembrare paradossale) con incarichi di pochi mesi, ma i problemi più seri investono i docenti di ruolo 'anziani', con quindici o vent'anni di insegnamento alle spalle".
La privacy, però, impone il silenzio: non si rivelano i giorni di 'buca' di un professore, né la natura delle sue 'giustificazioni'. L'unica verifica possibile è alle Aziende sanitarie locali: quante volte il dirigente scolastico ha richiesto una visita medico-legale a casa del docente? "Non sempre ci chiamano': anzi, solo nel caso le assenze siano davvero frequenti, o quando un dirigente è particolarmente 'scrupoloso. Magari compiamo più visite a carico dello stesso docente. Comunque è un fenomeno che dura da parecchio: più degli altri dipendenti, le nostre visite riguardano il personale scolastico. E va appunto tenuto conto che le assenze effettive sono ben più numerose di quanto risulti a noi, proprio perché i presidi non ci chiamano tutte le volte".
Ma ecco i numeri, già così 'febbricitanti'. All'Asl 1: dal 1 aprile 2005 al 30 maggio, 101 visite a carico del personale della scuola (di cui 83 per docenti), sul totale di 799 visite: il 13% dei casi. Cresce al 20% la percentuale dell'Asl 3: 76 visite sul totale di 380 visite. All'Asl 4, il 44%: 104 visite (40 per docenti, 64 per personale non docente) su 236. All'Asl 2, 216 visite in tutto tra docenti e non docenti.
E la mancata presa di servizio, il 1 settembre, per quanti erano stati appena nominati in ruolo? Il posto 'fisso', l'assunzione statale, è stata denigrata da molti. Il dirigente del Csa di Torino Antonio Catania: "Per la scuola dell'infanzia, su 180 chiamate, 33 non hanno preso servizio (il 18,3%); alle elementari, 40 su 476 (l'8,4%), alle medie il 17% (38 su 214) e quasi l'11% alle superiori (29 su 268). Alcuni hanno rifiutato il 'ruolo' perché erano stati assunti in base a un'altra graduatoria, ma gli altri no&".