Repubblica/torino: Torna in piazza l´onda No Gelmini
Corteo di docenti Cgil e studenti: "Ecco il degrado di scuola e università" La manifestazione prevista per domani. Ci saranno anche gli operai della Indesit
OTTAVIA GIUSTETTI
L´Onda torna in piazza e chiama a raccolta tutte le forze dell´autunno caldo della protesta per ritrovare l´entusiasmo dei suoi giorni migliori. E cammina fianco a fianco con i lavoratori del settore della conoscenza durante la manifestazione torinese, partenza piazza Arbarello ore 9,30, nello sciopero indetto per domani dalla Flc-Cgil. Saranno presenti gli studenti di tutti i collettivi dell´Università, i ragazzi del Politecnico, dell´assemblea No Tremonti, i precari della ricerca, gli studenti medi, un gruppo di genitori, oltre, ovviamente, ai docenti e ai lavoratori tecnico amministrativi della scuola e dell´università. Infine, hanno aderito anche alcune rappresentanze sindacali di aziende piemontesi in crisi, come la Indesit, che da settimane stanno lavorando fianco a fianco con gli studenti del Politecnico e dell´Università per la mobilitazione. Il corteo raggiungerà piazza Castello dove interverranno sul palco rappresentanti degli studenti, dei precari della ricerca e delle associazioni dei genitori. Concluderanno il segretario generale della Flc-Cgil Piemonte, Rodolfo Aschiero e il segretario generale della Cgil Piemonte, Vincenzo Scudiere. «Vogliamo richiamare l´attenzione sulla grave situazione della scuola - spiega Scudiere - dopo i tagli del governo e le scelte del ministro Gelmini che si sono rivelate completamente sbagliate». E non mancheranno nemmeno le trovate folcloristiche per dare un tono di allegria alla protesta: un gruppo di sindaci piemontesi ha già organizzato un incatenamento sul palco come messinscena contro i tagli alla scuola promessi dalla finanziaria; l´assemblea No Tremonti sta costruendo in questi giorni una grande barca colorata trainata da una bici, a simboleggiare le protesta che cavalca ancora l´Onda; e poi manifesti e striscioni con slogan di ogni genere sono in fase di preparazione nelle "officine" improvvisate per l´allestimento dei tronconi di corteo.
La speranza è di tornare a essere numerosissimi, come nelle manifestazioni di novembre e dicembre, con questo nuovo sodalizio lavoratori-studenti che non vuole scimmiottare i cortei del ´68 ma mette insieme due generazioni, la prima che vede passare gli effetti della crisi sul proprio presente, la seconda cui la crisi nega un futuro. Sempre meno evidente è, invece, la componente politica tra gli studenti che marceranno indicando l´appartenenza alla propria facoltà ma nessun movimento politico a contraddistinguerlo, fuorché l´antifascismo.