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Repubblica-Torino-"Truffa sul buono scuola I contributi finiti ai ricchi"

denuncia di Placido (Ds). Leo: "Controlleremo, ma non sospendiamo l'erogazione" "Truffa sul buono scuola I contributi finiti ai ricchi" ...

07/05/2004
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la Repubblica

denuncia di Placido (Ds). Leo: "Controlleremo, ma non sospendiamo l'erogazione"
"Truffa sul buono scuola I contributi finiti ai ricchi"


Hanno ottenuto il buono scuola dalla Regione, spesso il contributo più alto, perché hanno certificato di avere un reddito molto basso. In realtà abitano nelle zone più eleganti delle città piemontesi e, nonostante la precaria condizione economica familiare, avevano già iscritto il o i propri figli a scuole private dalla rette milionarie ben prima che la legge sul buono scuola fosse approvata. La denuncia di quella che, se confermata, sarebbe una vera truffa ai danni della Regione arriva dal gruppo regionale dei Ds.
"Abbiamo esaminato la graduatoria relativa alla fascia di reddito più bassa, quella fino a 7.600 euro - ha spiegato, in una conferenza stampa, il consigliere Roberto Placido - e siamo rimasti sorpresi: a Torino hanno ricevuto cifre che vanno dai mille a ai 4 mila euro, ma in alcuni casi anche più alte, per mandare i propri figli nelle scuole private famiglie che abitano in precollina, in Crocetta e nelle vie centrali più belle. Una analoga situazione si è verificata a Biella e a Verbania. Si tratta di professionisti, di commercianti, in qualche caso anche di esponenti politici. C'è qualcosa che non quadra". Per questo i Ds chiederanno alla giunta Ghigo di sospendere l'erogazione del buono scuola "per fare verifiche analitiche sull'effettivo reddito di chi ha ottenuto il contributo. Forse - osserva Placido - dietro le autocertificazioni si nascondono dichiarazioni non veritiere".
"I "casi anomali" saranno controllati, ma le erogazioni per il buono scuola non saranno sospese, perché così si colpirebbe chi davvero ne ha bisogno", risponde l'assessore all'Istruzione, Giampiero Leo: "Da un primo screening fatto dai nostri uffici moltissime domande inserite nella fascia più bassa di reddito risultano provenienti da famiglie realmente disagiate. Comunque il regolamento prevede controlli a campione sulle domande presentate, ma anche controlli ad hoc sui casi che possano sembrare anomali. Li faremo con rigore e serietà".
(m. tr.)