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Repubblicva-Bologna-Scuola, tagli per due milioni di euro

Tutte le cifre della scure di Tremonti per il 2005-2006: a rischio supplenti, progetti didattici. E pure le fotocopie Scuola, tagli per due milioni di euro Con la finanziaria saltano anc...

22/11/2005
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la Repubblica

Tutte le cifre della scure di Tremonti per il 2005-2006: a rischio supplenti, progetti didattici. E pure le fotocopie
Scuola, tagli per due milioni di euro
Con la finanziaria saltano anche i fondi per le professionali: -80%
Mentre diminuiscono i finanziamenti, in città aumentano gli alunni e le classi
ILARIA VENTURI


TREMONTI pigliatutto si è portato via, con la Finanziaria, anche i soldi per le scuole professionali. Non sono solo a rischio i supplenti. Non solo mancheranno i soldi per le fotocopie e i progetti didattici. I tagli metteranno in ginocchio anche gli istituti professionali. I fondi per la cosiddetta terza area professionale, quella parte di scuola - 300 ore al quarto e quinto anno - fatta di stage e lezioni tenute da esperti del mondo del lavoro, hanno subito una sforbiciata dell'80% (da seimila a 1.200 euro a corso) rispetto all'anno passato per un totale di 77 mila euro assegnati contro i 396 mila del 2004-2005. "Una vergogna, non si riesce più a fare una scuola seria in queste condizioni", è lo sfogo di Daniela Aureli del professionale di Castiglione dei Pepoli. I suoi colleghi non sono meno disperati. "Stiamo parlando di un percorso scolastico dovuto per legge ai ragazzi" spiega Domenico Altamura, preside del professionale per l'industria Fioravanti e presidente del Collegio dei dirigenti.
All'istituto di Castiglione l'anno scorso erano stati assegnati 11mila euro per due corsi. "Quest'anno sono arrivati 1.286 euro per un solo corso - dichiara sconsolata la preside - ho già fatto i contratti con i docenti esterni, come posso fare ora? C'è da non dormirci di notte. Già i fondi erano diminuiti due anni fa, ma ora ci è stato addirittura assegnato un decimo del poco che avevamo. E' una follia". Al Fioravanti erano stati chiesti 42 mila euro, ne sono arrivati settemila. "C'è chi ha interrotto le lezioni o chi, come me, ha trovato fondi da altri capitoli del bilancio per resistere fino a dicembre. Me entro la fine dell'anno attendiamo una risposta, speriamo positiva", dice Altamura. Alle Rubbiani - Aldrovandi fa discutere la proposta della dirigente di utilizzare gli insegnanti, a costo zero, al posto degli esperti esterni.
Fiducioso è Davide Fabbri del Manfredi-Tanari: "C'è la promessa di integrare questi fondi". I dirigenti hanno già incontrato la direttrice dell'Ufficio scolastico regionale Lucrezia Stellacci, in questi giorni al centro del ciclone. Il prossimo incontro sarà il 22 dicembre. Intanto non si placa la protesta sulla riduzione del budget per le supplenze. "Ci trattano come ai tempi del Risorgimento - sbotta Lamberto Montanari, presidente dell'associazione dei presidi - Io rivendico l'autonomia delle scuole. Abbiamo il dovere di garantire l'istruzione e lo faremo, chiamando i supplenti anche senza soldi. Ma facciamolo tutti, anche i colleghi delle superiori: non mandino a casa i ragazzi".
Le cifre dei tagli sono pesanti su tutti i fronti. Dalle scuole saltano fuori i finanziamenti, voce per voce, assegnati per il 2005-2006. Un milione e 400mila euro in meno per le supplenze (passate da 4 milioni e 919mila dell'anno scorso a 3 milioni 443 mila euro); 176mila euro in meno per il funzionamento della scuola (da un milione e 525mila a un milione e 349mila); 82mila euro in meno per i piani dell'offerta formativa (da 700mila a 618mila). Ci sono meno soldi anche per pagare la tassa del rusco: i 356mila euro assegnati non basteranno a coprire le spese di 938mila euro (erano 457mila l'anno prima con una spesa minore). E tutto questo a fronte di un aumento di oltre tremila alunni, 136 classi in più. E di nuove sfide poste dalla crescita degli studenti disabili e stranieri.