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Resto del Carlino/Bologna: Scuola, Marcheselli ‘regionale’ Catalano tornerà al ministero

DOPO IL TERREMOTO: SINDACATI E PRESIDI PREOCCUPATI

23/09/2007
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Il Resto del Carlino

di FEDERICA GIERI
RICHIESTA accolta. L’ex provveditore Paolo Marcheselli trasloca, con incarico da definirsi, all’Ufficio scolastico regionale. Dove, a sua volta, ha già la valigia pronta l’attuale numero uno, Luigi Catalano, che, si sussurra, tornerà a Roma al ministero dell’Istruzione. Un passaggio lampo, il suo in Emilia Romagna, durato meno di un anno, essendo arrivato a fine 2006. Al suo posto, in attesa del valzer di 14 direttori generali a gennaio, qui potrebbe approdare, con una reggenza, il capo dell’Ufficio scolastico del Veneto, Carmela Palumbo.

MARCHESELLI dunque lascia l’Ufficio provinciale e si trasferisce in piazza XX Settembre. Del resto l’aveva chiesto lui in una lettera a ministro e viceministro in cui imputava la scelta al super lavoro e a uno staff risicatissimo. E’ il viceministro Mariangela Bastico ad anticipare il via libera romano: «Pur con rammarico, nel pieno rispetto delle motivazioni avanzate, accoglieremo la sua richiesta». Ben prevedendo il terremoto causato dall’addio, per rassicurare scuole e famiglie, Bastico affronta la spina della successione: «Inizieremo subito a lavorare per garantire una sostituzione adeguata e altamente qualificata. Siamo ben consapevoli della delicatezza e della complessità di un governo di un ufficio importante come quello di Bologna».

NON sorprende la decisione del dirigente dell’Ufficio provinciale. «Qualche tempo fa — rivela Bastico — mi aveva espresso personalmente la sua intenzione di richiedere un incarico meno gravoso, meno direttamente in prima linea». Unica clausola posta da Roma: aspettare «l’apertura dell’anno scolastico affinché potesse svolgersi al meglio». Così è stato. Un gesto apprezzato dal numero due del dicastero. «Anche in questa occasione — commenta —, Marcheselli ha anteposto il buon funzionamento della scuola a scelte e sentimenti personali. Un tratto che ha costantemente caratterizzato il suo lungo e qualificato servizio nell’amministrazione scolastica».

IL trasloco si abbatte come un fulmine su sindacati e presidi, lasciandoli amareggiati e sconcertati. E molto dubbiosi sul futuro. «Siamo un po’ in apprensione — confida Vittorio Biagini, presidente dell’Asabo (associazione scuole bolognesi) —. Di Marcheselli conoscevamo e apprezzavamo le modalità di lavoro. Nell’immediato potremmo avere un ulteriore periodo di difficoltà in aggiunta a quello vissuto con gli organici». Dal canto loro Flc-Cgil, Cisl e Uil Scuola, in una nota congiunta, «accolgono con vivo dispiacere la notizia delle ‘dimissioni’. Non è con un semplice avvicendamento — avvertono i sindacati — che si risolveranno i problemi. Le gravi condizioni in cui versa un ufficio ormai spopolato dai pensionamenti richiedono un intervento urgente e determinato dell’amministrazione». Per Giovanni Schiavone, presidente del Collegio dei presidi, la richiesta di trasferimento «non è un fatto positivo, segnala un disagio» crescente. Alessandra Francucci, preside del liceo Sabin, oltre che dispiaciuta, si dice «preoccupata per la decisione repentina che lascia spazi di riflessione in un momento delicato appunto come quello degli organici». Per quattro anni Marcheselli è stato l’interlocutore di Domenico Altamura, ieri predecessore di Schiavone, ora preside del liceo Righi. «Perdiamo una personalità che per noi è un vanto — dice Altamura —. Profondo conoscitore della scuola, ci è sempre stato molto vicino». Ivana Summa, preside del liceo Minghetti, ancora non ci crede. «Spero non sia vero». Con Marcheselli è «cominciata nel ’79 la mia carriera dirigenziale: ero la preside di sua moglie, maestra a Corticella».