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SardegnaOggi: Scuola: Sindacati, Anci e Legambiente, tagliati 941 docenti

un appello alla Regione e a tutte le forze politiche "affinchè si facciano carico del problema"

08/05/2008
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In base ad un decreto del febbraio 2008 e ad una circolare esplicativa del marzo 2008 del Ministero della Pubblica Istruzione la Sardegna perderà 941 insegnanti nelle scuole primarie e secondarie di I e II grado. La denuncia arriva da Flc Cgil e Cisl Scuola della Sardegna, da Legambiente Scuola e Anci, che hanno annunciato, in una nota, "ulteriori tagli degli organici per l’anno scolastico 2008/2009, soprattutto nell'area vasta-metropolitana di Cagliari e nei territori di Oristano, Nuoro e Sassari.

CAGLIARI - I "tagli", secondo quanto si legge nell'allegato al decreto ministeriale, riguardano nell'Isola la scuola primaria (da 6.406 docenti a 5.993), la scuola secondaria di I grado (scuole medie, da 5.197 a 5.019) e la scuola secondaria di II grado (istituti superiori, da 7.875 a 7.525 docenti). Nella scuola dell'infanzia la dotazione organica rimarrà invariata (2.857 insegnanti), anche se viene denunciato, in questo caso, un "sottodimensionamento della domanda con famiglie e bambini in lista di attesa".

Gli insegnanti di sostegno, invece, saranno di fatto 2.599 (1.829 di diritto e 770 aggiuntivi comprese le deroghe), mentre nel triennio 2008/2010 è previsto un incremento sino a 2.162 unità. "Questi tagli, come tutti quelli degli scorsi anni e che riguardano tutte le Province della Sardegna, non tengono nel giusto conto la situazione peculiare della Sardegna, con la sua utenza scolastica estremamente frazionata sul territorio e quindi esposta agli interventi cosiddetti di 'razionalizzazione' della rete scolastica – si legge ancora nel comunicato congiunto -. Preoccupanti quindi sono le nuove misure di razionalizzazione
degli organici degli insegnanti: soppressione di numerosi posti progetto, di tempo prolungato e tempo pieno, di sezioni sottodimensionate".

La situazione in cui versa la scuola in Sardegna è, secondo Peppino Loddo della Flc Cgil, Enrico Frau Cisl Scuola, Franca Battelli di Legambiente Scuola e Renzo Ibba di Anci, "drammatica" e verrebbe aggravata da "tagli fondati esclusivamente sulla logica del contenimento della spesa e del tutto indifferenti riguardo alla funzione di coesione sociale e di qualificazione della comunita' che la Scuola (spesso unica presenza 'istituzionale' )". Ecco allora che viene rivolto un appello alla Regione e a tutte le forze politiche "affinchè si facciano carico del problema e richiedano le deroghe per ogni ordine di scuola dall’applicazione dei parametri nazionali, almeno per le realtà di maggiore sofferenza, ritenendo "urgente un momento di confronto con l’Assessore Regionale alla Pubblica Istruzione e con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Sardegna".