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Tagli alla scuola, le Marche denunciano: “Situazione difficile”

Appello alle istituzioni da parte di genitori e sindacati per protestare contro i disagi creati dalla riduzione del personale. Tra i rischi paventati: classi in soprannumero, contrazione del tempo-scuola, mancato rispetto della sicurezza

12/07/2011
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Redattore Sociale

ROMA - “Noi marchigiani abbiamo una scuola sana e i rischi che potrebbero generarsi di fronte agli ulteriori tagli previsti non sarebbero più sopportabili”. L’assessore all’Istruzione della Regione Marche Marco Luchetti commenta così l’appello alle istituzioni lanciato questa mattina da famiglie e sindacati della scuola. Sono oltre 3000 le firme raccolte solo nel territorio del Comune di Ancona, un migliaio nella provincia e numerose altre che si stanno raccogliendo in tutte le Marche, consegnate questa mattina in Regione. L’appello, sottoscritto da genitori di alunni che frequentano le scuole di ogni ordine e grado, intende denunciare i tanti disagi e difficoltà all’interno delle classi, dovuti ai tagli al personale docente e Ata imposti dal Ministero.
 
La protesta riceve il sostegno dei sindacati della scuola Cgil-Cisl-Uil e Snals - presenti all’incontro i segretari regionali Flc Cgil, Manuela Carloni; Cisl Scuola, Francesca Conti; Uil Scuola, Claudia Mazzucchelli; Snals Confsal, Paola Martano -, che chiedono all’assessore di farsi portavoce presso il ministro Gelmini della grave situazione in cui si troveranno molti istituti scolastici marchigiani alla prossima riapertura delle scuole. “Ci facciamo carico – ha detto Luchetti – della preoccupazione dei genitori e delle organizzazioni sindacali, per questo oggi ci troviamo qui insieme, per dare voce a questa alleanza creata sul territorio per cercare di contenere la portata dei tagli”.
 
L’organico scolastico regionale ha subito pesantemente la scure del Governo nazionale in questi ultimi anni. I rischi sono: classi in soprannumero (si parla di situazioni particolarmente complicate con trenta alunni, tra cui uno o più diversamente abili, quando il rapporto dovrebbe essere di 20 a 1); riduzione del tempo-scuola (alcune scuole dell’infanzia hanno riferito di non poter garantire l’orario pomeridiano); mancato rispetto delle norme minime di sicurezza all’interno dei plessi scolastici. “Abbiamo già chiesto – ha continuato Luchetti – un incontro con il ministro Gelmini e scritto una lettera ai parlamentari marchigiani affinché si facciano interpreti di questo disagio e si adoperino affinché siano assegnati almeno 100 posti in più nell’organico totale regionale. L’augurio è che questo appello sia raccolto e si possa giungere a una soluzione che non rischi di condizionare negativamente, come è paventato da più parti, il normale e corretta avvio dell’anno scolastico”.