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Taglio di 500 precari fra gli insegnanti e il personale Ata

A causa dei tagli inferti dai ministri Gelmini-Tremonti anche alla scuola padovana, da settembre 500 lavoratori precari rischiano di perdere il posto. Sono esattamente 270 docenti e 194 tra bidelli ed impiegati tecnici ed amministrativi. Sono tutti giovani che non si rassegnano a non lavorare più e si stanno ancora mobilitando nonostante l’anno 2010-2011 sia già terminato.

30/06/2011
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Il Mattino di Padova

Anche ieri mattina i precari del Coordinamento della Flc-Cgil hanno manifestato davanti l’ingresso dell’Ufficio Scolastico Provinciale, mentre i sindacati di categoria di Cgil, Cisl, Uil, Gilda e Snals erano impegnati in un incontro sull’organico con la «provveditrice» Giuliana Bigardi. Tra di loro anche Manolo Baio, Angelo Zuppardo Savino Segala, Sabrina Doni e Viviana De Luca. «Dietro la nostra protesta ci sono tante storie familiari legate al lavoro ed allo stipendio che, purtroppo, non arriva sempre ogni mese - ha detto la De Luca - Sono quattro anni che faccio la supplente a Padova. Vengo dalla Calabria. Sino a settembre si sta anche bene. Ma cosa ci faccio da ottobre in poi in un paese in cui la disoccupazione supera il 50%?»
 Sempre ieri mattina, a Palazzo Moroni, c’è stata un’altra protesta legata al mondo della scuola. Sono scesi in piazza i genitori delle scuole elementari a tempo pieno Arcobaleno, Lambruschini e Randi, con una bella e spettacolare manifestazione chiamata «il pane e le rose». Una decina di genitori e alcune maestre hanno portato all’assessore Claudio Piron un cesto con dentro tre ciabatte, una pagnotta e dodici rose. «In città su 7.000 allievi della scuola primaria 5.000 frequentano il tempo pieno - ha detto Piron - In pratica restano a scuola anche al pomeriggio tre bambini su quattro per 40 ore alla settimana. Il Ministero ha confermato per il prossimo anno tutte le classi attuali in cui c’è il tempo pieno, ma questo è un tempo vuoto visto che sono state tagliate compresenze e attività collaterali».
 Infine gli appuntamenti delle altre mobilitazioni. Questa sera dalle 18 i genitori andranno a «sostenere» fisicamente gli edifici dell’Arcobaleno, della Valeri e della Randi. Sabato prossimo, alle 18, in Piazza delle Erbe, ci sarà la manifestazione-spettacolo «Lo Struscio dello Striscione» e dalle 21 alle 23, in Piazzetta Garzeria «La Staffetta delle Voci». (f.pad.)