Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa locale » TORINO, DUEMILA BAMBINI MATERNA RIMASTI SENZA POSTO-NON SONO STATE ATTIVATE 70 SEZIONI; ALLARME ENTI LOCALI

TORINO, DUEMILA BAMBINI MATERNA RIMASTI SENZA POSTO-NON SONO STATE ATTIVATE 70 SEZIONI; ALLARME ENTI LOCALI

TORINO, DUEMILA BAMBINI MATERNA RIMASTI SENZA POSTO NON SONO STATE ATTIVATE 70 SEZIONI; ALLARME ENTI LOCALI Duemila bambini non trovano posto nelle scuole materne nella provincia di Torino, 70 sez...

15/09/2004
Decrease text size Increase text size

TORINO, DUEMILA BAMBINI MATERNA RIMASTI SENZA POSTO
NON SONO STATE ATTIVATE 70 SEZIONI; ALLARME ENTI LOCALI
Duemila bambini non trovano posto nelle scuole materne nella provincia di Torino, 70 sezioni mancano all'appello, 41 delle quali nel capoluogo. E' una situazione di crisi quella illustrata oggi a Palazzo Cisterna dal vicepresidente e assessore all'Istruzione della Provincia, Gianni Oliva, dall'assessore all'Istruzione della Citta' di Torino, Paola Pozzi, e da numerosi sindaci e assessori dei comuni interessati.
''Il ministero dell'Istruzione - ha spiegato Gianni Oliva - nonostante le richieste fatte dalle scuole e le sollecitazioni delle amministrazioni locali, non ha autorizzato l'attivazione delle nuove sezioni di scuola materna. Non e' accettabile che un settore fondamentale come questo sia sottoposto a tagli che pregiudicano non solo la qualita' del servizio, ma l'offerta del servizio stesso. Esiste una forte contraddizione tra la nuova legge sulla scuola che prevede l'anticipo di sei mesi per l'iscrizione alle materne e la negazione delle risorse''.
Gli amministratori dei comuni della provincia di Torino coinvolti hanno illustrato l'entita' dei loro investimenti per la realizzazione di aule in vista dell'aumento della popolazione scolastica. ''I comuni hanno fatto il loro dovere, spendendo molti soldi spesso al di fuori delle loro possibilita'. Ora tocca al Ministero, allo Stato. La scuola dell'infanzia e' un diritto del bambino''. ''Se non otterremo risposta in tempi ragionevoli - hanno dichiarato il presidente della Provincia, Antonio Saitta e il vicepresidente, Gianni Oliva - coinvolgeremo genitori, insegnanti e amministratori per rimarcare con forza la richiesta di una soluzione ad un problema che oggi rischia di mettere in discussione il diritto all'istruzione''.