Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa locale » Toscana: Scuola, un settembre da incubo

Toscana: Scuola, un settembre da incubo

2mila alunni in più e 906 insegnanti in meno: è allarme. Parla Alessandro Rapezzi della Flc Cgil:«Anche 34 studenti per sezione: non sanno più dove tagliare. A rischio persino custodi e serali»

04/08/2011
Decrease text size Increase text size
l'Unità

Silvia Casagrande

Le situazioni più critiche? Le medie di Montaione, la Cavalcanti di Sesto Fiorentino e la Machiavelli di Firenze. Ma anche il liceo musicale Dante, con due classi da 34 alunni. A scattare una fotografia desolante del prossimo anno scolastico in provincia di Firenze - con 2mila studenti in più e 906 insegnanti in meno - è Alessandro Rapezzi, segretario provinciale della Flc.

I tagli del governo, anche se «illegittimi » secondo una recente sentenza dal Consiglio di Stato, continuano a mettere in ginocchio la scuola pubblica, costretta a fare i conti con organici ridotti all’osso e classi sovraffollate. Il sindacalista lancia un appello ai docenti: «Non siete obbligati ad accettare ore in più e se lo fate danneggiate i precari ».

 I tagli del governo, anche se «illegittimi » secondo una recente sentenza dal Consiglio di Stato, continuano a mettere in ginocchio la scuola pubblica. Insegnanti, sindacati e partiti d'opposizione chiedono il reintegro dei docenti e ausiliari tagliati negli ultimi anni, ma intanto si deve ancora fare i conti con organici ridotti all’osso e classi sovraffollate.

Alessandro Rapezzi, segretario provinciale della Flc, quali sono le situazioni più critiche a Firenze? «Alle medie di Montaione ci sarà una  prima con32 alunni, alla Cavalcanti di Sesto verranno fatte 9 primeda 28 o29 alunni ciascuna, compresi 3 disabili, e alla Machiavelli di Firenze, si arriva a 31 per classe con un disabile. Alle superiori non va meglio: al musicale del Dante ci saranno due prime da 34 alunni. Poi c'è il problema dei collaboratori, che saranno molto al di sotto delle necessità.A Reggello, Greve, Lastra a Signa, San Casciano, Barberino, Dicomano, San Piero a Sieve, Fiesole, i Comuni, soprattutto quelli con tanti plessi dislocati lontani gli uni dagli altri, potrebbero essere costretti a pagare di tasche proprie i custodi, a meno di non tenere chiuse le scuole. E per le classi mancanti alla scuola dell'infanzia si dovrà ancora una volta fare affidamento sul finanziamento straordinario della Regione, che sarà definito in Provveditorato il prossimo 20 agosto».

C'è stato un incontro su questi temi all’Ufficio scolastico regionale (ieri, ndr), com'è andata? «Male. Il Provveditorato provinciale aveva richiesto 354 insegnanti in più nell'organico di fatto: sono posti strettamente necessari a mandare avanti la scuola, a fronte di organici di diritto già di per se insufficienti. Ma invece ne saranno assegnati solo 309. Ne mancano all'appello 45».

E nel resto della Regione? «Non va meglio. Rispetto alle richieste, verranno assegnati 173 posti in meno. Rispetto all'anno scorso, si tratta di 906 docenti in meno a fronte di un aumento di oltre 2mila alunni».

Cosa succederà? «Non si sa più dove tagliare. Il Provveditorato provinciale ha annunciato che, se non arriveranno risorse aggiuntive come quelle assegnate ad altre regioni, per esempio alla Lombardia, a cui sono andati 400 docenti in più, saranno tagliati i professori delle serali, come l'anno scorso. Evidentemente sono considerate di serie B. In più non si concederanno le 181 classi di tempo pieno in più richieste dalle famiglie, alle elementari l'inglese sarà insegnato nei ritagli di tempo dai maestri ordinari che otterranno l'abilitazione con un corso di 60 ore. Poi si chiederà ai docenti di ruolo di fare più ore, in modo da coprire le classi tenendosi formalmente entro i tetti fissati dalla Finanziaria. Noi gli rivolgiamo un appello: non siete obbligati ad accettare ore in più e se lo fate danneggiate i precari. La Flcn on è contraria a rinforzi di orario, ma chiede che siano discussi nell'ambito del rinnovo del contratto collettivo nazionale ».