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Unità-Bologna-Bastico: nuovi "licei", no alla sperimentazione

Bastico: nuovi "licei", no alla sperimentazione BOLOGNA Nessuna sperimentazione dei nuovi "licei". "Voglio rassicurare gli studenti e le famiglie dell'Emilia Romagna: nella nostra regione n...

31/01/2006
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l'Unità

Bastico: nuovi "licei", no alla sperimentazione

BOLOGNA Nessuna sperimentazione dei nuovi "licei". "Voglio rassicurare gli studenti e le famiglie dell'Emilia Romagna: nella nostra regione non sarà avviata nessuna sperimentazione di tipo ordinamentale sulle scuole superiori nell'anno scolastico 2006-2007". L'assessore regionale alla Scuola Mariangela Bastico ha voluto così commentare la recente firma del decreto di riordino delle superiori da parte del ministro dell'Istruzione Letizia Moratti.
Il fatto che non verrà fatta alcuna sperimentazione, ha spiegato l'assessore, "significa che non verranno avviati i nuovi corsi di studio del cosiddetto "sistema dei licei", previsto dal decreto che è stato firmato nei giorni scorsi, in totale spregio agli accordi presi nel corso della Conferenza Stato Regioni". "La firma di questo decreto - ha spiegato ancora Bastico - ha infatti un carattere esclusivamente propagandistico e introduce una sperimentazione inattuabile (poichè le iscrizioni al prossimo anno scolastico si sono chiuse lo scorso 25 gennaio) e anche pericolosa perchè crea ancora più incertezza tra docenti, dirigenti scolastici, studenti, famiglie".
Dalla regione Emilia Romagna arriva dunque un'altra dura critica e un altro "no" alla linea del ministro Moratti. "Questo decreto tra l'altro - afferma Bastico - non dice che titoli verranno rilasciati al termine di questi cosiddetti "licei". Non spiega se tali titoli avranno un valore professionalizzante o se, viceversa, saranno solo propedeutici all'università. Una carenza inammissibile che colpisce chi, scegliendo una scuola, determina una parte importante del proprio futuro". Quanto alle autonomie scolastiche, "su cui il ministro scarica la responsabilità della sperimentazione senza tuttavia dare alcuna indicazione sulle risorse necessarie ad avviarla" ha precisato l'assessore, "la nostra posizione non le limita. Anzi, intendiamo valorizzarle e sostenerle nella loro piena ed esclusiva competenza sulla programmazione dell'offerta formativa, oggi relativa a una quota del 15% del monte ore totale".