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Unità/Bologna: «Presidi, ci vuole un concorso entro giugno»

Il direttore del Csa: «Situazione grave, e può peggiorare». Il 14 settembre il ministro Fioroni a Bologna

23/08/2006
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l'Unità

di Adriana Comaschi / Bologna

«QUELLO DEI PRESIDI È UN ALLARME reale, nasconderlo non giova». Il direttore del Csa - l’ex provveditorato - di Bologna Paolo Marcheselli conferma: la novità delle 32 scuole bolognesi che a settembre dovranno dividersi il preside “a metà” è un’emergenza.

Così come è da emergenza il livello di precariato raggiunto in generale negli istituti bolognesi. Dati che inevitabilmente verranno sottoposti anche al ministro dell’Istruzione Giuseppe Fioroni, che proprio a Bologna inaugurerà l’anno scolastico nell’aula magna di via Castiglione, su invito della Regione Emilia-Romagna. Da parte sua, Marcheselli assicura «fondi e tutor» ai 16 presidi «reggenti».

Il messaggio è chiaro: chi ha accettato di sobbarcarsi un doppio impegno così rilevante non sarà lasciato solo. Le «reggenze» dei presidi per un intero anno scolastico - con dirigenti che dunque vanno a presiedere oltre al proprio anche un secondo istituto, visto che non ci sono abbastanza titolari - sono una sfida senza precedenti, riconosce il direttore del Csa. «Già è faticoso dirigere istituti comprensivi che hanno anche più di mille studenti - nota - se a questo impegno aggiungiamo una reggenza, il preside in questione si troverà a dover gestire al meglio qualcosa come 2 mila studenti, e dunque 4 mila genitori, 300 insegnanti, in effetti... A meno che non si tratti di un mago, ma i maghi non esistono». Insomma se non vogliamo chiamarlo caos poco ci manca. Eppure non si poteva fare altrimenti, spiega Marcheselli: «La reggenza è una soluzione frutto di una contrattazione, e anzi siamo riusciti ad attuarla in pieno accordo con i dirigenti, c’è stata una disponibilità che ho apprezzato moltissimo. Non sarà una passeggiata - riassume - ma da sempre crediamo che le difficoltà di uno sono quelle di tutto il sistema. Quindi riserveremo a queste scuole una particolare attenzione, anche in termini finanziari». Al Polo artistico poi, dove il neo preside troverà impiegati precari al 90%, «se il dirigente avrà bisogno di un tutor per formare i nuovi arrivati lo aiuteremo».

Il futuro però è ancora più nero, per l’ondata di pensionamenti previsti. «Il ministero indica un concorso straordinario, oltre a quello ordinario in corso, entro l’anno, concludendolo tassativamente per giugno - è l’appello di Marcheselli - solo così ce la faremo». Il ministro Moratti infatti non ha programmato l’assunzione di un numero sufficiente di presidi: ora la patata bollente passa all’esecutivo Prodi. «Questo governo si è appena insediato, aspettiamo - conclude il direttore del Csa - Fioroni ha già fatto anticipazioni importanti. E il 14 sarà a Bologna per il nuovo anno scolastico: non succedeva da anni, mi sembra un avvenimento estremante significativo. Comunque ho già informato il ministro delle difficoltà del territorio».