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Unità/Bologna: SCUOLESUPERIORI Per 500 insegnanti la possibilità di perdere il posto di lavoro

Burocrazia Con la sospensiva del Tar la Cgil invita i docenti «soprannumerari» a impugnare il decreto. E si appella alla Regione: «Alleiamoci contro la riforma»

30/06/2010
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l'Unità

Chiara Affronte
Appello alle associazioni, alle istituzioni, alle forze politiche che condividono la nostra battaglia. Cerchiamo alleanze. La riforma va rinviata». Questo il messaggio di Raffella Morsia, segretaria regionale della Fcl-Cgil: un monito particolarmente diretto alla Regione che lunedì ha comunicato di dover fare verifiche per decidere l’opportunità di un suo intervento. Ma Morsia non ha dubbi: «Anche in campagna elettorale, quando avevamo chiesto l’intervento della Regione, ci è stato detto che era necessario fare verifiche: gli approfondimenti ad un certo punto devono concludersi. Noi riteniamo che i motivi per intervenire ci siano. E le strade non si limitano al ricorso al Tar, ma alle mobilitazioni, all’informazione». La Cgil il 5 luglio sarà in udienza, come sindacato nazionale, per il ricorso al Tar del Lazio contro la «riorganizzazione» del ministro Mariastella Gelmini. Il secondo ricorso, dopo quello discusso il 24 giugno intrapreso da coordinamenti del mondo della scuola, al quale il Tar ha concesso la sospensiva, determinando il blocco di tutti i provvedimenti, fino al 19 luglio, data della seconda udienza. Malgrado l’ordinanza però i decreti di «sopravvenuta soprannumerarietà» come riferito martedì dall’Unità, sono già arrivati a decine di insegnati con annesso il “suggerimento” di richiedere il trasferimento. La stima che il sindacato fa sul numero di insegnanti di ruolo che perderebbero il posto con i tagli è di «circa 500 unità in Emilia-Romagna». Il sindacato lo ribadisce a chiare lettere: «Questi docenti possono impugnare il provvedimento perché tutto è congelato fino al 19 luglio», scandisce Morsia. Intanto ieri mattina sulle scrivanie dei dirigenti degli Usp e dei dirigenti scolastici sono state recapitate da Flc lettere in cui li si diffida dal prendere provvedimenti sugli organici. E infatti l’incontro previsto ieri tra Usr e sindacati sugli organici è stato spostato al primo luglio. L’attesa della Cgil per l’udienza del 5 luglio è che «ci venga dato lo stesso parere». Ma non è detto che ciò significhi rinviare la riforma alle superiori: “Purtroppo è un film che abbiamo già visto. Può succedere che si aggiunga una frasetta nel decreto Mille proroghe o che si ricorra al Consiglio di Stato». Ma il punto è chiaro, per la segretaria regionale: «In queste condizioni l’avvio dell’anno scolastico è davvero compromesso »