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Unità: Bologna, si fa scuola in condizioni ai limiti

: «Presenteremo un esposto contro una palese lesione del diritto allo studio», ha spiegato Sandra Soster della Cgil.

28/10/2009
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l'Unità

L’anno scolastico potrebbe essere a rischio per 3.000 ragazzi delle scuole elementari di Bologna e provincia. Da settembre, infatti, non sono state rimpiazzate quindici insegnanti di inglese «tagliate» dalla riforma Gelmini, un buco che, secondo i sindacati, «potrebbe portare al non riconoscimento della validità dell’anno». Nei prossimi giorni le sigle della scuola porteranno il problema sul tavolo del prefetto Angelo Tranfaglia, ma se non si troverà una soluzione il passo successivo sarà la Procura: «Presenteremo un esposto contro una palese lesione del diritto allo studio», ha spiegato Sandra Soster della Cgil. D’altronde, hanno sottolineato i sindacati in commissione scuola in Comune,«la situazione bolognese non è paragonabile al resto di Italia».Acompletare «un panorama di sfascio totale» sono anche i28insegnanti di sostegno di asili e primarie mai rimpiazzati dal ministero che «stanno lasciando sessanta ragazzi senza ricevere quanto garantito dalla legge 104». Insomma, ha tagliato corto la Soster, «siamo a un punto inaudito»: sul piatto ci sono anche le mancate supplenze che «costringono i ragazzi a un trasloco permanente e a bivacchi nei corridoi». Uniche note positive, le ore di insegnamento alternativo alla religione, dove «gli unici buchi riguardano solo alcune superiori e a badare gli studenti sono gli stessi insegnanti di religione». Per fare fronte alle emergenze le scuole, hanno continuato i rappresentanti dei sindacati, si organizzano come possono: «Siamo al volontariato di mamme che fanno lezione di inglese ai bimbi».