Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa locale » Unità-"Impediamo l'applicazione della Moratti". Occupata la direzione scolastica a Cagliari

Unità-"Impediamo l'applicazione della Moratti". Occupata la direzione scolastica a Cagliari

09.2004 "Impediamo l'applicazione della Moratti". Occupata la direzione scolastica a Cagliari di red Scuola in Sardegna, non funziona nulla. Così, stamane, i rappresentanti dei sindacati degli ...

20/09/2004
Decrease text size Increase text size
l'Unità

09.2004
"Impediamo l'applicazione della Moratti". Occupata la direzione scolastica a Cagliari
di red

Scuola in Sardegna, non funziona nulla. Così, stamane, i rappresentanti dei sindacati degli insegnanti di Cagliari hanno deciso una clamorosa forma di protesta: e hanno occupato la sede della direzione scolastica regionale. L'obiettivo: provare a stemperare gli effetti drammatici dell'applicazione della riforma Moratti in Sardegna. I rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, ma anche quelli dello Snals, dei Cobas, del Gilda e della Confederazione sindacale sarda (Css) si sono dati appuntamento alle 10.30 davanti agli uffici di viale Regina Margherita a Cagliari. Poi, sono entrati negli uffici con striscioni e bandiere.

L'occupazione continuerà per tutto i giorno. Nel pomeriggio, davanti alla sede della direzione scolastica arriveranno tutti gli insegnanti dell'isola per un sit-in. I sindacati chiedono un incontro con il direttore generale Armando Pietrella che stamane non si è fatto vedere.

Ma non è tutto: nei prossimi giorni sono in programma assemblee sindacali nelle scuole della provincia e incontri con i genitori degli studenti per spiegare - hanno annunciato i sindacalisti - i rischi che l'applicazione della riforma comporta. I rappresentanti dei lavoratori della scuola intendono anche mettere a disposizione di tutti i docenti un pool di avvocati contro eventuali "pressioni" nell'applicazione della riforma che - hanno ricordato - non è obbligatoria.

Il segretario della Cgil regionale, Peppino Loddo, ha elencato i temi della mobilitazione. In primo luogo - ha detto gli insegnanti denunciamo i tagli all'organico (5 mila negli ultimi 5 anni e 500 solo quest'anno, senza contare gli insegnanti di sostegno), il "caos delle supplenze" (che però è stato smentito dal direttore scolastico regionale, che ha promesso una regolare ripresa delle lezioni ma in realtà la graduatoria appare a tutti illegittima, per cui si attendono molti ricorsi con inevitabili ripercussioni sull'inizio dell'anno scolastico). E ancora: i sindacati ricordano i gravi problemi dell'edilizia scolastica. Contestata anche la reintroduzione del maestro unico nelle elementari.