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Unità: Pisa, i precari scrivono al rettore

Dopo il voto la richiesta di aprire un tavolo

05/04/2006
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l'Unità

PRECARI Dopo il referendum, che ha visto partecipare in massa oltre mille persone, tutti lavoratori precari dell’ateneo pisano, l’assemblea dei precari della ricerca e della didattica dell’Università di Pisa si è riunita per pensare a nuo-
ve iniziative. 1088 voti: questo il numero di precari che hanno raccolto l’invito ad esprimersi sui quesiti predisposti dal comitato promotore. «Un esito eclatante - spiegano i membri dell’assemblea - al di là di ogni possibile obiezione, un fenomeno di disagio e malessere di enormi proporzioni». E, perché il risultato del voto non rimanga fine a se stesso, l’assemblea ha deciso una serie di nuove iniziative per arrivare ad un confronto con l’Ateneo proprio sulle proposte contenute nel referendum. Nei prossimi giorni sarà inviata al rettore e agli organi centrali una comunicazione con il risultato complessivo e dettagliato della consultazione. In quell’occasione sarà chiesto l’inizio di un confronto con l’ateneo a partire dall’istituzione dell’anagrafe di tutte le figure precarie d’Ateneo, primo punto verso l’apertura di un tavolo di trattativa. Una lettera ariverà anche a tutti i presidi e a tutti i direttori di dipartimento, per sollecitare una discussione pubblica in tutti gli organi “periferici”. Infine, si inviteranno tutti i docenti dell’Università di Pisa a prendere posizione sulle richieste avanzate dai precari. La mobilitazione continuerà con assemblee permanenti nelle singole facoltà e un’assise generale dei precari a maggio. Sempre per maggio è in programma l’organizzazione di un convegno sulla precarietà della ricerca, al quale saranno invitati esperti, intellettuali e rappresentanti del precariato universitario provenienti da diversi Atenei italiani.