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Unità/roma: Da gennaio tre i maestri sospesi

«Ma non c’è emergenza pedofilia»

27/04/2007
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l'Unità

di Gioia Salvatori

Dall'inizio dell'anno molti genitori hanno ritirato i propri figli dalla scuola materna dell'istituto comprensivo di Rignano Flaminio «Olga Rovere». Ma si può parlare di emergenza pedofilia nel Lazio? Tre, dall'inizio dell'anno, sono gli insegnanti del Lazio, tutti di scuola elementare, destinatari di sospensione cautelativa d'urgenza. Massimo riserbo sulle motivazioni di queste misure, formalmente sempre emesse per «motivi di incompatibilità ambientale». In due di questi casi il motivo dell'allontanamento, sembra non avere nulla a che fare con presunti atti di pedofilia. Tutte e tre le volte l'ufficio scolastico regionale del Lazio si è limitato a ratificare una decisione proposta da un dirigente scolastico, come in genere sempre succede. Tutto il contrario nel caso di Rignano Flaminio dove il collegio dei docenti ha espresso solidarietà ai colleghi e il dirigente non ha preso provvedimenti.
«Acquisiti tutti gli atti - spiega il direttore dell'ufficio scolastico regionale Bruno Pagnani - abbiamo emesso noi, come ufficio regionale, la sospensione cautelativa d'emergenza per le tre maestre poi arrestate». Avete ricevuto altre segnalazioni di presunti atti di pedofilia? «Le segnalazioni, riguardano soprattutto atti di bullismo tra ragazzi o contro i professori, per lo più supplenti giovani. Per questo abbiamo anche aperto un osservatorio. Talvolta, poi, arrivano avvertimenti di presunti maltrattamenti, schiaffi ai danni dei bambini. I casi di presunta pedofilia sono i più rari. Il caso di Rignano, anche se la giustizia deve ancora pronunciarsi, è comunque sconcertante ma per le scuole del Lazio, in generale, non mi sembra si possa parlare di emergenza».
Intanto, sono almeno 80 i bambini portati a refertare all'ospedale Bambin Gesù per capire se a scuola avessero subito i presunti abusi. Rignano è ancora diviso tra colpevolisti e innocentisti. Divisi, per ora, anche sindaco e consiglio comunale del paesino. Il primo aveva annunciato che il comune si sarebbe costituito parte civile, ma il presidente del consiglio comunale, ieri, dopo una seduta a porte chiuse, ha precisato che in merito alla «proposta del sindaco» non c'è ancora alcun atto formale. Dall'assessore regionale alle politiche scolastiche Costa, intanto, la decisione di istituire un tavolo interistituzionale per ripristinare condizioni di fiducia nello svolgimento delle attività scolastiche: «Vi parteciperanno il comune di Rignano Flaminio, la Provincia di Roma e l'Ufficio scolastico regionale».

«LE SEGNALAZIONI, riguardano soprattutto atti di bullismo tra ragazzi»