Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Aumentano i fondi per le paritarie. Niente tagli alle private nella manovra

Aumentano i fondi per le paritarie. Niente tagli alle private nella manovra

Emendamento alla legge di Stabilità: alle non statali 479 milioni. Chiede più investimenti il segretario della Cei. Per le opposizioni "schiaffo alla scuola pubblica"

19/11/2015
Decrease text size Increase text size
la Repubblica

Salvo Intravaia

Roma. Più fondi alle paritarie per il prossimo anno. Lo ha stabilito la commissione Bilancio del Senato che ha approvato nella scorsa notte un emendamento alla legge di stabilità  per il 2016. Il capitolone relativo alle risorse destinate alle scuole non statali (paritarie passerà da 472 a 479 milioni di euro, con un incremento di 25 milioni tondi tondi per l'anno prossimo e i prossimi anni. L'obiettivo era di arrivare a 500 milioni ma poi tre milioni sono stati dirottati su un altro capitolo di spesa: quello per l'acquisto dei libri di testo da parte delle famiglie meno abbienti. Le scuole paritarie stanno vivendo uno dei momenti di maggiore difficoltà, probabilmente dovuto alla crisi economica che dirotta gli alunni verso le scuole statali, da almeno mezzo secolo a questa parte. E per evitare il tracollo è intervenuta di recente anche la Cei, attraverso il segretario generale Nunzio Galantino.

"Alla scuola  -  ha avuto modo di dire il segretario della Cei  -  il governo sta dando attenzione ma non è ancora sufficiente: senza investimenti nella formazione non si va da nessuna parte". Un chiaro riferimento alle risorse per le paritarie che da anni vengono ridotte. Ma le opposizioni parlano di "schiaffo alla scuola pubblica". Nel governo è il sottosegretario Gabriele Toccafondi che ha la delega per le paritarie. Il quale esulta per l'incremento del budget. "Ottimo segnale l'approvazione dell'emendamento che aumenta il fondo per le scuola paritarie fino ad arrivare a 497 milioni dopo i tagli degli ultimi anni", ha affermato Toccafondi. "Questo governo  -  ha aggiunto  -  dopo aver stabilizzato i fondi per i prossimi anni, aver inserito lo strumento delle detrazioni fiscali per le famiglie ne 'La Buona Scuolà e affrontato la questione Imu per gli istituti, aumenta il contributo per le scuole paritarie di 25 milioni".

Nel giro di un quinquennio, dal 2009/2010 al 2014/2015, gli iscritti nelle paritarie sono calati del 10 per cento abbondante, con una perdita secca di 113mila studenti e scolari. Ma è nelle scuole superiori che si è registrato un vero e proprio esodo, con un calo del 25 per cento. "Questo governo  -  ha spiegato Toccafondi  -  continua il lavoro per abbattere muri ideologici. L'approvazione dell'emendamento è l'ennesimo segnale che la scuola per noi è tutta pubblica e che poggia su due gambe: una è rappresentata dalla scuola

pubblica statale, l'altra è rappresentata dalla scuola pubblica non statale, o paritaria, frequentata da oltre un milione di ragazzi". Ma il milione di alunni degli anni scorsi è solo un ricordo: l'ultimo dato parla di 961mila iscritti, 604mila dei quali nelle materne.


Presentazione del libro il 18 novembre, ore 15:30
Archivio del Lavoro, Via Breda 56 (Sesto San Giovanni).

LEGGI LA NOTIZIA