Buona Scuola, strada in salita
Arrivate migliaia di mail ai parlamentari che da mercoledì esaminano il testo della riforma scolastica: proteste e proposte da precari di tutte le fasce
Claudia Voltattorni
ROMA La paura è tanta. La fretta anche. Il tempo pochissimo. Mercoledì il ddl della Buona Scuola comincia il suo viaggio al Senato. Due giorni di audizioni in commissione Istruzione e tempo fino al primo giugno per presentare gli emendamenti che verranno poi discussi il 3 e il 4 giugno. Poi il passaggio in Aula e il voto. E allora petizioni e proposte alternative arrivano ai senatori che dovranno esaminare il testo appena approvato alla Camera.
«Mail Bombing»
Come racconta l’agenzia AdnKronos, secondo cui ai parlamentari sta arrivando un vero e proprio «bombardamento di email da parte di insegnanti precari, iscritti alle Gae (graduatorie ad esaurimento), precari di seconda fascia, precari abilitati, pas, Tfa e pure idonei al concorso del 2012: cioè tutto quel mondo che da quasi 9 mesi attende la Buona Scuola per sperare di cambiare vita, a partire dall’assunzione a tempo indeterminato. Destinatari soprattutto i senatori della maggioranza, soprattutto quelli della minoranza Pd che già a Montecitorio hanno fatto capire che la Buona Scuola non avrà vita facile a Palazzo Madama.