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Corriere-Scuola, iscrizioni anticipate

L'Associazione presidi protesta con la Moratti: "Comunicazione inviata tardi" Scuola, iscrizioni anticipate Circolare del ministero: il termine scadrà il dieci gennaio, non il 25 ROMA - Il...

27/12/2001
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Corriere della sera

L'Associazione presidi protesta con la Moratti: "Comunicazione inviata tardi"

Scuola, iscrizioni anticipate

Circolare del ministero: il termine scadrà il dieci gennaio, non il 25

ROMA - Il termine per le iscrizioni alle prime classi, dalle elementari alle superiori, è stato anticipato al 10 gennaio. Ma i genitori non lo sanno. Sono convinti che ci sia tempo fino al 25 gennaio, come è sempre accaduto. La notizia è arrivata, attraverso una circolare, quando le scuole avevano già chiuso i battenti per la pausa natalizia o stavano per farlo. Alla riapertura è prevedibile più di una protesta. Le famiglie avranno tre o quattro giorni per decidere. Troppo poco, soprattutto se uno ha davanti i numerosi indirizzi delle superiori e non ha le idee chiare. Anche se il termine del 10 gennaio non è perentorio, per molti genitori c'è il rischio di scelte affrettate. L'anticipo crea problemi amministrativi anche per le scuole per l'accumularsi di diverse scadenze: pratiche per le pensioni, versamenti previdenziali, anagrafe delle prestazioni professionali. Tutto lascia prevedere decisioni prese sul filo di lana, dopo frenetiche consultazioni tra parenti ed esperti e un bel po' di code davanti alle segreterie per la consegna dei moduli. L'Associazione nazionale presidi (Anp) ha inviato una lettera di protesta al ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti, chiedendo l'annullamento della circolare che ha anticipato dal 25 al 10 gennaio la scadenza per la presentazione delle domande. Toccherà ai dirigenti scolastici, infatti, dare delle spiegazioni ai genitori che probabilmente saranno inferociti. Quelli che hanno fatto in tempo a leggere la circolare, l'ultimo giorno di scuola, hanno provato un brivido.
Evidentemente al ministero dell'Istruzione qualcosa non ha funzionato. La decisione di anticipare le iscrizioni è stata presa per affrontare in tempo utile le complesse operazioni di avvio del nuovo anno scolastico, insomma per garantire un regolare avvio delle lezioni. Quindi nell'interesse degli utenti del servizio scolastico. Poi ci si è messa la burocrazia. La circolare porta la data del 14 dicembre, quasi fuori tempo massimo. Ma è finita in Intranet, la rete che collega le scuole al ministero e su cui viaggiano le informazioni di tipo amministrativo, soltanto nel pomeriggio di venerdì 21 dicembre. Ovvero alla vigilia delle vacanze di Natale, in un momento in cui molti istituti avevano chiuso o comunque si preparavano a farlo, tra gli auguri di rito.
Conclusione: la notizia dell'anticipo di quindici giorni del termine delle iscrizioni cadrà sui genitori, come una doccia gelata, tra il 6 e il 7 gennaio. La difficoltà maggiore si presenterà alle 600 mila famiglie che dovranno scegliere in 36 o 48 ore tra licei, istituti tecnici e professionali. In questo caso, a differenza di quanto accade per le elementari e le medie, la decisione è un po' più complessa. Non a caso in terza media si organizzano delle iniziative di orientamento proprio al rientro dalle vacanze. E quest'anno? Dati i tempi strettissimi, molto probabilmente salteranno.
I sindacati dei docenti hanno bocciato la decisione del ministero. "La circolare - ha commentato Daniela Colturani, segretario generale della Cisl scuola - non tiene conto di ciò che accade nelle scuole. Pur condividendo le esigenze più volte rappresentate dal ministro di anticipare tutte le operazioni per favorire l'avvio dell'anno scolastico, penso sia un errore chiudere le iscrizioni subito dopo le vacanze di Natale". "Le famiglie - ha aggiunto la Colturani - hanno bisogno di tempi distesi per orientarsi e per discutere le proprie scelte con gli insegnanti".
Ma i più irritati sono i dirigenti scolastici. "E' impossibile osservare il termine del 10 gennaio, dati i tempi in cui è stata diramata la comunicazione", ha dichiarato il professor Antonio Petrolino, del direttivo dell'Associazione nazionale presidi. "La circolare - ha aggiunto - vanifica il lavoro predisposto da molte scuole, anche con un impegno finanziario, per le attività di informazione e orientamento. Ancora una volta ci troviamo di fronte ad un'interferenza nella vita degli istituti attraverso disposizioni tardive e irrazionali, con l'unico effetto di esporli alle giuste critiche dell'opinione pubblica".


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Archivio del Lavoro, Via Breda 56 (Sesto San Giovanni).

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