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Corriere: Scuola, sì di Berlusconi alle classi per immigrati

Il premier «Non sono discriminatorie, la sinistra ha travisato tutto» . Non si può neppure parlare di riforma, sarebbe vergognoso dire riforma, si tratta soltanto di un'innovazione di buon senso da buon padre di famiglia

21/11/2008
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Corriere della sera

La Lega: ora la legge. Il Pd all'attacco: si crea razzismo

Bocciano la proposta il Pd, Italia dei Valori e Udc. Famiglia Cristiana: sarebbero delle «classi-ghetto»

ROMA — Le classi per i bambini immigrati «non sono discriminatorie, sono una scelta di buon senso, una cosa logica e doverosa». Alla giornata dei diritti dell'Infanzia Silvio Berlusconi torna a difendere sia la mozione della Lega sulle classi-ponte, sia il decreto Gelmini.

Le prime perché il numero di alunni stranieri in Italia «è in costante aumento, siamo al 5,6 per cento e una insufficiente conoscenza della lingua italiana fa sì che questi bambini abbiano percentuali di insuccesso superiore agli alunni italiani», il secondo perché «la sinistra ha travisato ogni cosa, non si può neppure parlare di riforma, sarebbe vergognoso dire riforma, si tratta soltanto di un'innovazione di buon senso da buon padre di famiglia».

La scuola torna a far discutere e il dibattito politico si riapre soprattutto sulle classi- ponte. Che per l'opposizione sono un grosso errore mentre la maggioranza le considera utili. Tutto il Pd le boccia. Mariapia Garavaglia (ministro ombra dell'Istruzione) ritiene che «separare i bambini è discriminatorio mentre bisognerebbe pensare a rafforzare il grado di alfabetizzazione e l'accrescimento scolastico ». Le classi-ponte? «Vergognose », dice Touadi, «aberranti », incalza Zingaretti. Critici anche Idv e Udc.

Fuori dagli schieramenti politici, la mozione della Lega è respinta dal settimanale cattolico Famiglia cristiana,

che nel numero in edicola scrive contro le «classi-ghetto » e appoggia il disegno di legge di due parlamentari del Pd Albertina Soliani e Sandra Zampa, che va «in una direzione del tutto opposta». «Per esperienza sappiamo — dicono le due colleghe di partito — che l'italiano, come tutte le lingue, si impara prima se mettiamo i ragazzi stranieri a contatto con gli italiani fin da piccoli. Per i bambini bastano pochi mesi». Anche la Cgil attacca. Secondo Mimmo Pantaleo «le classi-ponte sono inaccettabili. I bambini stranieri separati non impareranno neppure l'italiano».

Di parere opposto il centrodestra. «Berlusconi dice la verità — lo difende il presidente dei deputati della Lega Roberto Cota —. E siamo certi che la Gelmini darà attuazione alla nostra proposta che esprime la volontà di tutta la maggioranza», ovvero trasformi la mozione in un ddl. Sta con il premier anche Gabriella Carlucci (Pdl), vicepresidente della commissione bicamerale Infanzia: «La sinistra, come al solito, fa solo becera propaganda».

Mariolina Iossa