Dopo la Torre, ecco la Cupola gli studenti «scalano» l’Italia
L’onda anti-Gelmini in Toscana chiude in bellezza. Ieri «occupata» la cupola del Brunelleschi. La mobilitazione continua Per lunedì, quando l’Aula discuterà il Ddl, previste altre proteste
Tommaso Galgani
Dopo la Torre pendente di Pisa, hanno «occupato» la Cupola del Brunelleschi a Firenze. La protesta degli universitari toscani chiude in bellezza una settimana di azioni eclatanti contro la riforma del ministro all’istruzione Maria Stella Gelmini, che sta faticosamente cercando l’approvazione in Parlamento. Mobilitazione che non finirà qui e continuerà nei prossimi giorni (per oggi, ipotesi di un’azione in occasione della maratona nel capoluogo toscano).
IL BLITZ SUL DUOMO Gli studenti delle facoltà fiorentine di varie sigle ieri, nel primo pomeriggio, si sono dati appuntamento in centro. In circa 200 hanno sfilato in un corteo «non autorizzato» dalla Questura, iniziato da Ponte Vecchio e terminato al Duomo. Dopo aver appeso alcuni striscioni proprio su Ponte Vecchio («No alla riforma», «Un ponte con il futuro »), hanno sostato su altri ponti del centro cittadino, creando problemi alla circolazione. Gli studenti hanno poi manifestato davanti agli Uffizi, Palazzo Vecchio e poi al Duomo, urlando slogan, distribuendo volantini e carta igienica, mostrando scritte come «l’istruzione va a rotoli» e «per protesta contro la riforma Gelmini». Arrivati inpiazza Duomo, una quindicina di giovani,dopo aver regolarmente pagato il biglietto, è salita sulla cupola del Duomo e ha esposto lo striscione «L’università non è in vendita». «Tutti i manifestanti si sono allontanati verso le 17 senza creare problemi», dicono in questura.
I GIORNI DELLA PROTESTA In Toscana il mondo universitario ha iniziato a farsi sentire mercoledì. A Pisa gli studenti hanno bloccato i ponti cittadini, fermando il traffico delle auto, poi hanno invaso la pista dell’aeroporto e i binari della stazione ferroviaria. A Siena si sono limitati a protestare sui binari, mentre a Firenze c’è stato un flah mob. Giovedì, nel capoluogo, al Polo universitario di Novoli, si sono verificati scontro tra polizia e studenti (con feriti) che manifestavano contro il dibattito- provocazione con il sottosegretario Daniela Santanchè. Il tutto, mentre a Pisa gli universitari salivano sulla celebre Torre pendente armati di striscioni.
Sempre qui, venerdì, è stato occupato il rettorato con gli studenti che sono saliti sul tetto, mentre a Firenze il rettore Alberto Tesi ha sospeso l’inaugurazione dell’anno accademico e a Siena è stato esposto uno striscione sul palazzo comunale.
«LA GENTE SI È AGGREGATA A NOI» Ieri a Firenze (dove sono già partite occupazioni di facoltà, come a Pisa) a protestare nelle strade del centro c’era anche Catia Di Sabato, degli Studenti di Sinistra. 25 anni, studia Biologia: «Tanta gente si è aggregata spontaneamente al nostro corteo, anche se certa stampa ci dipinge strumentalmente come facinorosi - spiega -. Se ho visto il messaggio della Gelmini su Youtube? Sì, ci accusa di fare solo slogan m aè lei a fare demagogia dicendo che difendiamo i baroni. Il fatto che saliamo sui monumenti, dal Colosseo fino alla Mole e alla Cupola del Brunelleschi, significa che simbolicamente diciamo: il governo attacca la cultura, ma noi vogliamo riappropriarcene perché con la cultura, a differenza di ciò che dice Tremonti, si mangia. È un bene comune come l’acqua». Chiude Andrea Giorgio, segretario fiorentino dei Giovani Democratici: «Giusto mobilitarsi. Vogliamo una riforma contro le baronie e contro il precariato, non questa che attacca il futuro dei giovani».v