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Ecco il bonus fedeltà per i precari che non cambiano provincia

La Lega scalda i motori in vista degli emendamenti al ddl Sviluppo. Ed è già polemica

24/05/2011
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ItaliaOggi

Alessandra Ricciardi

Si sa, la Lega Nord non ha mai digerito il mancato congelamento delle graduatorie permanenti. Quelle dalle quali verrà fatta la prima tranche di assunzioni di cui a breve governo e sindacati dovranno discutere. Trattative indispensabili per mantenere fede a quanto previsto dal decreto legge Sviluppo: l'assunzione a tempo indeterminato sui posti vacanti e disponibili di docenti e Ata nel triennio 2011-2013, previa, appunto, fase negoziale su non meglio precisati aspetti contrattuali.

E fatta salva l'invarianza della spesa finale, come ha tenuto a precisare il Tesoro nell'articolato. Il disegno di legge di conversione del dl Sviluppo è stato assegnato ieri dal presidente della camera Gianfranco Fini alle commissioni Bilancio e Finanze, dopo che Industria e Ambiente avevano sollevato un conflitto di attribuzione. Oggi probabilmente la riunione dei capigruppo deciderà il calendario dei lavori. I tempi dovranno essere comunque stretti, visto che si tratta di un dl che decade se non convertito entro 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale, ovvero entro il 12 luglio. Il Carroccio ha già le idee chiare sulle priorità. Mario Pittoni, responsabile scuola per la Lega al senato, ha buttato giù uno schema emendativo, da presentare alla camera, che interviene sui punteggi per le graduatorie in corso di aggiornamento. La proposta prevede per il docente che non chiede il trasferimento in graduatoria di altra provincia, oppure che lo revochi, un bonus sostanzioso: 40 punti. Una sorta di premio fedeltà su cui si sono già scatenate le polemiche dei tanti gruppi di precari che si sono battuti, anche in tribunale, per ottenere l'inserimento a pettine nelle graduatorie di altre province. E ora vogliono utilizzare da subito l'aggiornamento per agguantare una sede con maggiori chance di assunzione. L'accusa principale rivolta al progetto Pittoni: il vincolo di permanenza è incostituzionale. «Prevedere un punteggio aggiuntivo per la permanenza nella stessa graduatoria, già in occasione del prossimo aggiornamento, mira fondamentalmente a garantire la continuità del servizio scolastico, fortemente minata dai continui spostamenti dei docenti e dallo stravolgimento delle graduatorie che così si determinano», replica Pittoni. Che spiega: «Accanto, e forse prima, dei diritti dei lavoratori ci sono infatti i diritti dell'utenza cui, nel rispetto degli articoli 33, 34 e 97 della Costituzione, va garantita la miglior qualità possibile del servizio che, come è pacificamente riconosciuto, presuppone stabilità nel rapporto fra studenti e docenti».

Sul tema lo stesso ministro dell'istruzione, Mariastella Gelmini, ha dimostrato più volte di essere contraria a trasferimenti di massa da una provincia all'altra, tanto da aver inserito nel dl Sviluppo la precisazione che le assunzioni 2011/2012 potranno essere fatte anche sulle graduatorie dell'anno scolastico 2010/2011. Così da sterilizzare l'effetto degli aggiornamenti in corso. La diversa decorrenza però potrebbe comportare anche la retrodatazione giuridica ed economica delle eventuali assunzioni. Un effetto che non era stato preventivato dal ministero dell'istruzione e che ora, secondo i rumors di palazzo, si teme possa essere oggetto di contenzioso con il ministero dell'economia guidato da Giulio Tremonti, rigido sull'invarianza della spesa dell'operazione assunzioni. Questo spiegherebbe perché la Lega sia subito scesa in campo con il bonus fedeltà.

 


 


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Archivio del Lavoro, Via Breda 56 (Sesto San Giovanni).

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