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Faraone anticipa riforma stipendi: scompare 66%. Non deciderà solo il dirigente. Come valutare prof sostegno. Tutti i particolari

Durante la trasmissione andata in onda questo pomeriggio, il Sottosegretario all'istruzione ha anticipato i contenuti della riforma degli scatti stipendiali.

14/02/2015
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OrizzonteScuola

Paolo Damanti

Il Sottosegretario Faraone, oggi a Fahrenheit su RaiRadio3, esordisce affermando di non essere mai stato d'accordo con il tetto massimo del 66% di docenti da premiare presente nel testo delle linee guida della riforma.

Durante la trasmissione andata in onda questo pomeriggio, il Sottosegretario all'istruzione ha anticipato i contenuti della riforma degli scatti stipendiali.

Merito e anzianità

Non più una riforma che mette un tetto massimo di docenti da premiare, ma un tetto finanziario.

Ci sarà, ha affermato Faraone, "Una quota dei fondi destinati alla premialità degli insegnanti che sarà di 2/3 determinata dal merito. La quota non corrisponderà ad una quota di insegnanti, ma corrisponderà alla cifra delle risorse destinate al merito. Non c'è più il 66%."

Cosa si valuterà?

Faraone afferma, inoltre, che far passare il principio che gli insegnanti debbano essere valutati per quanti anni fa l'insegnante, sarebbe come dire di valutare gli studenti per il tempo che trascorrono in classe. Quindi "dobbiamo valutare l'insegnante anche per come fa l'insegnante."

Cosa sarà valutato dell'operato dell'insegnante? Non soltanto l'attività didattica, saranno premiati quei docenti che, accanto alle ore tradizionali di lezione, svolgono attività a scuola "diverse rispetto alle tradizionali", come l'istituzionalizzazione delle buone pratiche, come si relaziona con gli studenti, come costruisce attività didattiche non  tradizionali, come si forma. La valutazione prenderà in esame come gli insegnanti svolgeranno attività coerenti con quelle dell'istituto, come la partecipazione all'apertura pomeridiana (sarà un elemento di valutazione), come si costruiscono attività di collegamento tra scuola e lavoro. Tutti questi tasselli faranno la valutazione dei docenti.

Chi giudicherà?

"Non ci sarà un unico giudice monocratico", afferma il Sottosegretario. I docenti saranno valutati da un collegio che avrà al suo interno il dirigente scolastico e due insegnanti che saranno eletti dagli insegnanti e parteciperanno anche gli studenti, con una valutazione di secondo grado.

Le carriere tra docenti curriculari e di sostegno saranno completamente diverse, perché, afferma Faraone, "i mestieri sono diversi. Non è possibile mischiare due cose profondamente diverse".

Il processo di valutazione per gli insegnanti di sostegno punterà a giudicare come viene costruita l'integrazione all'interno della classe, su come si realizza l'inclusione.


Presentazione del libro il 18 novembre, ore 15:30
Archivio del Lavoro, Via Breda 56 (Sesto San Giovanni).

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