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Il Corriere-Il ministro: investiremo 19 mila miliardi per l'istruzione

Il ministro: investiremo 19 mila miliardi per l'istruzione ROMA - Una pioggia di miliardi per una scuola europea. Il governo intende investirne dai 16 a 19 mila miliardi nei prossimi cinque anni....

29/11/2001
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Corriere della sera

Il ministro: investiremo 19 mila miliardi per l'istruzione

ROMA - Una pioggia di miliardi per una scuola europea. Il governo intende investirne dai 16 a 19 mila miliardi nei prossimi cinque anni. Lo ha annunciato il ministro dell' Istruzione ai sindacati degli insegnanti. Ad una condizione: l'andamento economico mondiale e italiano devono mantenere un trend positivo. Le previsioni non s embran o buie. "Già per il 2003 - ha anticipato Letizia Moratti - potremmo disporre di 2000 miliardi".

IL PIANO - La notizia ha sorpreso i rappresentanti dei professori, divisi tra quanti, come Cisl, Uil e Snals, hanno offerto un'apertura al ministro e chi invece, come Cgil e Gilda, hanno preferito la protesta. Ma come verranno impiegati quei fondi? L'obiettivo strategico, informano al ministero di viale Trastevere, è di "riportare la scuola italiana a livelli di eccellenza nel confronto internazionale, puntando anche, all'interno del sistema, sulle zone che hanno bisogno di forte solidarietà". Il piano quinquennale, che verrà gestito insieme ai sindacati, interverrà in molti settori: dalla riforma degli ordinamenti, all'innovazione tecnologica, dalla valorizzazione della professionalità del personale alla formazione iniziale e continua, dalle iniziative contro la dispersione scolastica all'autoaggiornamento dei docenti e molte altre cose ancora. In che misura verranno ripartiti quei fondi, quante risorse finiranno nelle buste paga dei docenti e a quali condizioni, è ancora tutto da vedere.

I SINDACATI - E' il grande impegno pluriennale per la scuola che i sindacati dei prof hanno sempre atteso? Per ora prevale la cautela. "Per noi sono solo promesse - ha dichiarato Enrico Panini, segretario generale Cgil, il sindacato che ha scioperato un giorno contro la finanziaria, nonostante l'impegno del piano quinquennale -. Occorre fatti che diano certezze ad ognuno di noi. È davvero presto per dire che il governo sta rivedendo le proprie convinzioni per quanto riguarda la necessità di valorizzare l'istruzione pubblica nel nostro Paese". La Gilda, che insieme alla Cgil ha scelto la linea dura, partecipando alla protesta, sembra aver rivisto la sua posizione. "Finalmente un segnale autentico di discontinuità nella politica scolastica", ha dichiarato il leader del sindacato Alessandro Ameli. "Siamo piacevolmente sorpresi - ha detto il segretario generale della Cisl-Scuola, Daniela Colturani - si comincia a dare concretezza a quelle che sino ad ora erano solo dichiarazioni di intenti". "Sono emersi due elementi importanti - è stato il commento di Massino Di Menna, segretario generale della Uil scuola -. Il primo è la predisposizione del piano di investimenti, il secondo è l'impegno del ministro a procedere, nell'individuazione della destinazione di queste risorse, di concerto con i sindacati". L'annuncio dei 19 mila miliardi non ha spostato di un millimetro i Cobas. Il portavoce dei prof no global, Piero Bernocchi, ha rilanciato la proposta di uno sciopero generale da attuare il 14 dicembre.

LICEO TASSO - Decisamente scontenti dopo l'incontro con il ministro gli studenti romani del liceo "Tasso", reduci da un clamoroso digiuno. "Siamo delusi e tanto, tanto arrabbiati. Siamo stati presi in giro e trattati con superficialità e approssimazione", hanno detto i giovani lasciando il ministero dell' Istruzione. L'incontro che aveva fatto sospendere lo sciopero della fame è finito così con la promessa di un "arrivederci nelle piazze del paese". La delegazione degli studenti romani ha infatti ribadito le promesse fatte nei giorni scorsi, "se non ci sarà dialogo, ci sarà la protesta". "Quello della Moratti è stato un discorso vago e generale, da mamma - hanno spiegato i ragazzi - e noi non volevamo questo, volevamo un confronto con un ministro della Repubblica".


Presentazione del libro il 18 novembre, ore 15:30
Archivio del Lavoro, Via Breda 56 (Sesto San Giovanni).

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