Il DDL è appeso a un filo
Nella giornata del 10 aprile terminano in Commissione Cultura le audizioni e inizia l'esame del ddl. Gli emendamenti vanno presentati entro il 18 aprile. Ma c'è già chi parla di possibile "stralcio" in modo da lavorare su un testo più "snello" e ridotto al tema delle assunzioni.
Reginaldo Palermo
ll futuro del disegno di legge 2994 è sempre di più appeso ad un filo esilissimo.
Nella giornata odierna (9 aprile) l'Ufficio di presidenza della Commissione Cultura della Camera ha fissato per il 18 aprile il termine ultimo per la presentazione degli emendamenti ed ha anche deciso di dare avvio all'esame del provvedimento a partire dalle ore 13,30 di domani, subito dopo la conclusione delle ultime audizioni.
Il dato importante è che il DdL del Governo risulta abbinato ad un'altra mezza dozzina di proposte di legge sia della maggioranza sia dell'opposizione (fra queste troverà spazio anche la "legge di Iniziativa popolare").
Sarà dunque interessante capire come potrà la relatrice Maria Coscia presentare il provvedimento del Governo raffrontandolo con altri progetti di legge che non solo sono diversi ma sono addirittura in contrapposizione (è il caso proprio della cosiddetta LIP).
In casi analoghi le Commissioni istituiscono un gruppo di lavoro ristretto a cui viene affidato il compito di predisporre un testo unificato. Ma questa volta non ci sono i tempi per procedere in questo modo.
Prende così sempre più corpo una ipotesi diversa.
Nella giornata di domani la Commissione potrebbe decidere di operare uno "stralcio" estraendo dal testo del Governo solo le parti relative alle assunzioni e inserendo tutto il resto in un provvedimento da esaminare con più calma in tempi successivi.
Secondo i "rumors" provenienti dalla Camera è possibile che una decisione del genere possa mettere d'accordo tutti.
In questo caso ciò che verrà approvato alla fine dell'iter parlamentare sarà però cosa ben diversa dalla proposta del Governo; se al contrario il DdL dovesse rimanere intatto sarebbe pressochè impossbile rispettare i tempi: dopo la presentazione degli emendamenti (18 aprile come già detto) dovrebbe prendere avvio il dibattito in Commissione, e si arriverebbe al 21 aprile. Qualche giorno di dibattito sarà pur necessario e quindi è difficile pensare che il passaggio in aula possa avvenire prima del 29, 30 aprile. Il voto della Camera potrebbe quindi arrivare nei primi giorni di maggio.
Solo l'11 maggio il DdL potrebbe finalmente pervenire al Senato: questo, nella migliore delle ipotesi.
A questo punto è difficile credere che l'intero iter si possa concludere entro l'ultima settimana di maggio.
Senza contare che, dopo il voto conclusivo, ci sono comunque tempi tecnici (esame finale da parte della Presidenza della Repubblica e pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale). Davvero troppo tardi per far sì che la "riforma" entri concretamente in vigore con l'inzio del nuovo anno scolastico.
La giornata del 10 aprile appare dunque decisiva per il futuro del disegno di legge. Vedremo cosa capiterà in Commissione