"Il Governo privatizza i brevetti": dall'Università di Bologna parte l'allarme
Mondo accademico in fibrillazione. Maurizio Sobrero, candidato rettore dell'Alma Mater: "Perché affidare a una fondazione il frutto delle nostre ricerche?". E la parlamentare Pd Ghizzoni attacca: "Scelta incomprensibile"
Il mondo accademico è in fibrillazione per il timore che il governo Renzi privatizzi tutti i brevetti di Università ed enti di ricerca. A lanciare l'allarme è Maurizio Sobrero, candidato rettore dell'Alma Mater di Bologna, che chiama in causa i rettori degli atenei italiani ("si sveglino") e i parlamentari. E alle sue sollecitazioni ("Attenzione, ci stanno scippando i brevetti") risponde su Twitter la deputata Pd di Modena Manuela Ghizzoni. "Scelta incomprensibile - scrive la parlamentare - grave se la norma venisse confermata nel testo in gazzetta ufficiale. Impegnamoci perchè venga stralciata prima".
Il problema nasce dal cosiddetto "investment compact", approvato due giorni fa dal Consiglio dei ministri. Si tratta di un provvedimento pensato per attrarre e favorire nuovi investimenti che prevede, tra le altre cose, anche agevolazioni fiscali per marchi e brevetti. "Tutto bene quindi - afferma Sobrero, sul suo blog - peccato che, oltre alle agevolazioni fiscali, il testo preveda anche che da ora in avanti tutti i brevetti delle Università e degli enti di ricerca passino sotto la gestione dell'Istituto italiano di tecnologia (Iit) di Genova, una fondazione privata costituita nel 2003 con apposita legge per far partire un nuovo centro di ricerca".
Secondo il candidato rettore, insomma, "a Roma sta succedendo qualche cosa di molto grave, ancora una volta profondamente lesivo dell'autonomia" delle Università. Ma, attacca Sobrero, "mentre i vertici del nostro ateneo sono tutti impegnati a diffondere dati sulle nuove matricole e a distribuire punti organico, non sembrano accorgersi della gravità della situazione. Io ho già mandato e fatto mandare note e documenti al ministero e in Parlamento. Facciamolo tutti, così forse si svegliano anche i rettori"
Sul suo blog, Sobrero si domanda "perché si dovrebbe affidare alla fondazione Iit il frutto delle ricerche condotte nelle Università e negli enti di
ricerca" e, tra l'altro, "perchè tutto ciò viene introdotto ancora una volta con un provvedimento che nulla ha a che fare con Università e ricerca". Il candidato rettore a Bologna sottolinea che "già oggi esiste presso il ministero dello Sviluppo economico, insieme al ministero dell'Economia responsabile del provvedimento, un database consultabile liberamente online dei brevetti delle Università che ora per decreto dovrebbe fare Iit".