Il Manifesto-Foligno città blindata?

Città blindata? I commercianti protestano
C. GU. - FOLIGNO

"Andremo a magna' a Roma, a casa di Berlusconi". Frase pronunciata con veemenza da uno dei commercianti di Foligno, che della riforma scolastica ne sanno poco, ma hanno capito benissimo che in occasione degli Stati generali il centro storico sarà blindato per almeno due giorni. "Tanto Berlusconi i soldi ce l'ha - continua il proprietario di un negozio di cappelli, proprio a cento metri da piazza San Domenico - dico io, ma proprio sotto le vacanze di Natale?" I commercianti di Foligno sono convinti che la kermesse targata Moratti porterà un danno di almeno quindici miliardi. L'associazione dei commercianti ha lanciato un appello che chiede una sola cosa: spostate gli Stati generali. Serrande chiuse? "Certo, e se qualcuno rompe chi paga?", puntualizza il venditore di cappelli. A questo punto diventa una questione di libertà. "Ma perché devono arrivare proprio sotto le feste e impedire alle persone di girare liberamente?" osserva il proprietario di una delle librerie più centrali di Foligno. Il problema non è politico, almeno per la maggior parte dei commercianti, bensì di affari. E' evidente che il periodo natalizio è quello che tira di più durante l'anno.
Per quanto riguarda la città, non tutti sono ancora coscienti di quello che accadrà, e non si preoccupano più di tanto. Ma c'è da registrare un diffusa simpatia tra gli anziani per i no global, o "global" come li chiamano. "Al manifesto lo posso dire francamente, per questo governo non ho proprio simpatia", si confida il signor Renzini, 85 anni, nato, cresciuto e pasciuto a Foligno, "secondo me i soldi andrebbero devoluti alle scuole pubbliche, che c'entrano le scuole private". Dice di odiare i vandalismi, che quando ha visto le immagini di Genova si è sentito male e quando capisce che a Foligno manifesteranno in più di 20 mila sospira e dice: "Eh, noi giovani resteremo a casa".