Il Manifesto-TUTTO UN PROGRAMMA
TUTTO UN PROGRAMMA I lavori degli stati generali saranno aperti questa mattina al palacongressi dell'Eur dalla ministra dell'istruzione Letiza Moratti e dall'intervento dle presidente della confere...
TUTTO UN PROGRAMMA
I lavori degli stati generali saranno aperti questa mattina al palacongressi dell'Eur dalla ministra dell'istruzione Letiza Moratti e dall'intervento dle presidente della conferenza delle regioni Enzo Ghigo. Seguiranno la proeizione del video-spot sulla "fase di ascolto" e l'intervento introduttivo dle coordinatore della commissione di lavoro ministeriale Giuseppe Bertagna. Sarà poi la volta di una raffica di interventi dei dirigenti scolastici (da Milano a Torino, da brescia a Bologna, da Bari a Ischia) e di alcune "testimonianze". Il pomeriggio di oggi sarà poi dedicato alle assocazioni: dei dirigenti scolastici, dei docenti cattolici, delle famiglie (cattoliche e non) e degli studenti. Per concludere con le attese testimonianze della società civile, dove spiccano Andrea Muccioli (scula e volontariato), marino Bartoletti (scuola e sport), monsignor Alessandro Maggiolini (scuola e fede).ARRIVA IL CAVALIERE
Per domani sono previsti gli interventi dei mombri della commissione che ha elaborato la bozza ministeriale: Ferdinando Montuschi (scuola dell'infanzia), Giorgio Chiosso (istruzione primaria), Giuseppe Bertagna (istruzione secondaria di primo grado), Silvano Tagliagambe (istruzione secondaria di secondo grado), Norberto Bottani (formazione secondaria), Michele Colasanto (formazione professionale supriore). La seconda parte della mattinata sarà invece dedicata a una tavola rotonda conil ministro degli affari regionali Enrico La Loggia, il ministro del welfare Roberto Maroni, il ministro dlele attività produttive Roberto Marzano, il presidente della conferenza dei rettori Luciano Modica e esponenti dlele autonomie locali. A fine mattinata l'intervento conclusivo di Letizia Moratti e quello del premier Silvio Berlusconi.
STATI GENERALI
Stati generali, una formula ampiamente usata, soprattutto ora, alla vigilia della massima assise della scuola a Roma. Ma qual è l'origine di questa definizione? A ripassare un pò di storia ci pensa Massimo Di Menna, leader della Uil di categoria. La prima convocazione degli "stati generali" avviene nel 1302 quando Filippo il Bello, in lotta con Bonifacio VIII ottiene l'assenso a limitare le rendite ecclesiastiche. Trattandosi di una riduzione di tasse, ovviamente la convocazione si concluse con il consenso al sovrano. Gli "stati generali" tornano poi protagonisti con Luigi XVI, il 5 maggio del 1789. Il sovrano li riunì per evitare la bancarotta ed attuare la riforma del fisco. Ad accrescere la confusione e le aspettative contribuì allora il bando reale che invitava tutti a far conoscere a sua maestà le proposte e i reclami (i cahiers de doleance).