Il Mattino-Che confusione Un supershow da cancellare
LE REAZIONI "Che confusione Un supershow da cancellare" Show mediatico per l'opposizione, momento di confronto per la maggioranza. La Moratti e i suoi Stati generali, dopo la decisione di spostar...
LE REAZIONI
"Che confusione Un supershow da cancellare"
Show mediatico per l'opposizione, momento di confronto per la maggioranza. La Moratti e i suoi Stati generali, dopo la decisione di spostare la sede dell'evento da Foligno a Roma, finiscono definitivamente nell'occhio del ciclone mentre il sindaco di Roma Walter Veltroni si augura che "venga salvaguardato un clima di tolleranza e di confronto civile".
Pro-Moratti. "Riteniamo grave il fatto che la libertà di riunione costituzionalmente garantita sia stata fortemente condizionata da una minoranza di contestatori che minacciavano disordini" commenta Giuseppe Valditara, responsabile scuole di An. Forti le critiche al presidente della regione Umbria, Lorenzetti, e al sindaco di Foligno, da parte del senatore Franco Asciutti (Fi): "L'Umbria si trova ancora una volta isolata ed emarginata dalla politica nazionale. Questi atteggiamenti di boicottaggio e strumentalizzazione dei rappresentanti delle nostre istituzioni locali sono assolutamente da biasimare poichè troppo spesso preferiscono disattendere l'etica che il loro ruolo dovrebbe suggerire rispetto ad un utilizzo demagogico delle loro cariche".
Contro la Moratti. Gli Stati generali "un progetto confuso: l'appuntamento andava rinviato" ne sono convinti i parlamentari Ds-Ulivo delle commissioni Cultura di Camera e Senato che sottolineano "il governo persiste nell'errore mantenendo la data della manifestazione: un evento tutto mediatico". Lo spostamento dimostra "quanto l'evento sia stato male organizzato" dice Tom Benetollo, presidente dell'Arci e sottolinea che, ora, sarebbe importante annullare definitivamente l'evento. A Roma, "contro il ministro saremo in migliaia - afferma il deputato dei Verdi Paolo Cento - quel è del tutto evidente che quel Forum era meglio revocarlo. Il ministro troverà la mobilitazione di migliaia di studenti, insegnanti e semplici cittadini che scenderanno in piazza per difendere la scuola pubblica". Ribadisce i Contro Stati Generali, a Roma, il 19 e il 20 dicembre, Tiziana De Simone, Rifondazione comunista. "Spostare l'evento nella capitale è una vittoria per quanti vorranno manifestare contro la riforma". Poi, lancia un appello a Scajola: "Sarà una manifestazione civile e pacifica chiediamo che la polizia in piazza sia disarmata e non in assetto antisommossa". "La scelta di spostare da Foligno a Roma l'evento per motivi di sicurezza, dimostra il montare del dissenso ed è la conferma di una cattiva partenza" dice Sofia Toselli, direzione nazionale del Cidi.