Il Mattino-vecchia e nuova scuola
VECCHIA E NUOVA SCUOLA BEATRICE RUOCCO Canti, balli a ritmo di rap, un misto di colori e musica, slogans beffardi e attacchi ironici al ministro della Pubblica istruzione. Così migliaia di stu...
VECCHIA
E NUOVA SCUOLA
BEATRICE RUOCCO
Canti, balli a ritmo di rap, un misto di colori e musica, slogans beffardi e attacchi ironici al ministro della Pubblica istruzione. Così migliaia di studenti hanno paralizzato il centro della città per dire no alla riforma del ministro Moratti. "Difendiamo la scuola pubblica". "Giù le mani dall' articolo 18", questi i due striscioni di apertura di un corteo vivace che per tutta la mattina ha bloccato il traffico tra piazza Garibaldi e piazza Municipio, senza contare che in marcia sono scesi anche i disoccupati.
Seimila i ragazzi in corteo. C'erano i rappresentanti del Garibaldi, Mazzini, Serra, Meucci, Elena di Savoia, Giordani, De Cillis, Petriccione, Galilei, De Santis, Ferraris, Galiani, Calamandrei. Con pullman e treni sono arrivati in tanti anche della provincia: oltre mille da San Giorgio a Cremano e con loro i ragazzi del De Carlo, e del Cartesio di Giugliano, del Flacco di Portici. Una protesta goliardica con improvvisati show e balli a ritmi metallari. In tanti si tenevano per mano, con gesti simbolici hanno voluto rappresentare la solidarietà che li vede lottare per un comune obiettivo: contrastare la riforma Moratti, il modello di scuola-azienda, per favorire la crescita di "una istituzione pubblica, luogo di formazione e palestra di democrazia". In tanti si sono alternati sul furgoncino sonoro che precedeva il corteo per snocciolare il rosario delle disfunzioni delle scuole. Megafono alla mano e musica di fondo, Fernando D'Aniello, coordinatore provinciale dell' Uds, ha così esordito: "Chiediamo l'arresto del processo di aziendalizzazione delle scuole che rischia di sopprimere i nostri diritti, vogliamo investimenti per l' edilizia e una conoscenza che non sia limitata soltanto all'inglese, a internet e alla cultura d'impresa". Dai grandi temi ai singoli problemi. I ragazzi del Giordani hanno parlato della carenza di aule e di laboratori. "Siamo costretti ogni anno a subire i disagi di orari massacranti - spiega Ilario - mancano spazi adeguati e attrezzature", "Vogliamo studiare, ma in una scuola adeguata con aule a sufficienza - aggiunge Davide - Abbiamo occupato il nostro istituto in maniera civile, non interrompendo le attività amministrative e di segreteria". "Moratti fatti da parte" - gridava in coro un gruppetto sventolando la bandiera dell' Uds mentre altri scandivano lo slogan: "Meno soldi ai potenti, più servizi agli studenti". Sotto accusa anche la proposta di riforma degli organi collegiali. "La Moratti vuole abolire il Consiglio d' istituto e sostituirlo con il Consiglio di amministrazione - spiegano - Noi invece, chiediamo l' ampliamento dello Statuto degli studenti, il diritto a scioperare e a manifestare pacificamente le nostre idee, la pariteticità tra studenti e docenti in Consiglio d' istituto".
Una delegazione è stata ricevuta dal Prefetto. "Abbiamo spiegato i motivi della protesta - ha detto Fernando - e consegnato due documenti dove abbiamo elencato le nostre richieste".