Il Messaggero-Al Tasso summit dei docenti con l'ex ministro Berlinguer

Al Tasso summit dei docenti
con l'ex ministro Berlinguer
di RAFFAELLA TROILI

Marceranno verso l'Eur, con un corteo d'assalto pacifico e non violento. Le prove tecniche d'assedio sono in corso, non c'è tempo da perdere. Quando già tutti avevano in tasca il biglietto del treno per Foligno, gli Stati generali sono rimbalzati a Roma. E gli studenti si ritrovano spiazzati. Ma euforici: con una contromanifestazione da organizzare in due giorni, i permessi da chiedere alla Questura, la necessità di dare notizie certe a quanti tra professori e ragazzi verranno ora da tutta Italia a contestare il Forum promosso dalla Moratti.
Ieri, dopo una riunione al liceo Tasso e un'altra alla Casa dello Studente, hanno deciso che il corteo cittadino indetto per il 19 si farà. La partenza resta la stessa (ore 9,30 da piazza Esedra), l'arrivo non più: gli studenti chiederanno di modificare il percorso per poter arrivare al Colosseo invece che a piazza Santi Apostoli. "Lì sarà più semplice raggiungere l'Eur, nel caso al termine del corteo, decidessimo di andare già all'assalto degli Stati generali, unendoci al sit-in a cui daranno vita all'Eur gli insegnanti". Nel pomeriggio del 19, quando saranno arrivate le delegazioni da ogni parte d'Italia, si terrà un'assemblea nazionale di preparazione al giorno dopo. E il 20 con un grande corteo nazionale, "un corteo d'assalto pacifico e non violento", studenti e professori cingeranno d'assedio il Palazzo dei Congressi. L'obiettivo è raggiungere piazzale Kennedy o comunque avvicinarsi il più possibile agli Stati generali. A disturbare i lavori in corso con musica, slogan e assemblee, ci saranno rappresentanze di No global, Verdi, Cobas, collettivi universitari, Unione degli studenti, tute bianche, laboratorio di disobbedienza sociale, Rifondazione comunista, Arci. "Molti di più di quelli previsti a Foligno - annuncia Guido Lutrario, uno dei leader dei No global romani - assedieremo la Moratti".
Per il 19 è previsto l'arrivo di circa 3 mila studenti, il giorno dopo ne sono attesi altri 10 mila. "Saremo più di 20 mila, ma il Comune deve fornirci spazi per ospitare quelli che arriveranno già il 19 - ha detto ieri al Tasso, Danilo dei collettivi della Sapienza - Ci servono palestre, scuole, palazzetti dello Sport, altrimenti dovremo prenderceli noi. E ancora: ci mettano a disposizione delle navette, per portare i manifestanti dalle Stazioni fino in zona Eur. Da lì partiremo con un corteo simbolico alla volta del Palazzo dei congressi". Quanto alle autorizzazioni, gli studenti hanno intenzione di "chiederne a raffica". I 'disobbedienti" vorrebbero rimanere in centro, tutti gli altri mirano a piazzale Kennedy, o comunque all'Eur. Al contrario, le intenzioni della Questura, sarebbero quelle di tenerli il più lontano possibile dall'Eur, o al massimo di conceder loro il quadrato della Concordia, sotto il 'palazzo con i buchi", esattamente dalla parte opposta al Palazzo dei congressi.
Grandi manovre anche tra i professori, pure loro riuniti ieri al Tasso (con loro anche l'ex ministro Luigi Berlinguer) per decidere come partecipare alla protesta. "A circondare il Palazzo dei congressi saremo in tanti, un cordone umano - ha annunciato una professoressa - dentro i generali, fuori gli Stati". In programma, due sit-in per il 19 e il 20 pomeriggio. "Chi può, andrà ad unirsi già dal mattino al concentramento che i Cobas intendono realizzare a piazzale Kennedy o in una piazza vicina. La maggior parte parteciperà il pomeriggio". Gli insegnanti hanno invitato a mobilitarsi anche le famiglie, promosso uno sciopero generale della scuola "possibilmente unitario" per febbraio e annunciato "disobbedienza civile relativamente alla nostra presenza agli esami di Stato".