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Il Messaggero-Che cosa farò da grande? Scelta a 14 anni

Che cosa farò da grande? Scelta a 14 anni ROMA'#8212; Istruzione e formazione obbligatoria per tutti fino a diciotto anni. E orari aggiuntivi (facoltativi), fino a 300 ore annuali in più per inn...

29/11/2001
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Il Messaggero

Che cosa farò da grande? Scelta a 14 anni
ROMA'#8212; Istruzione e formazione obbligatoria per tutti fino a diciotto anni. E orari aggiuntivi (facoltativi), fino a 300 ore annuali in più per innalzare il profilo degli alunni, con un'intensa attività di laboratorio per informatica e lingue. Sarà possibile scegliere l'indirizzo di studi a quattordici anni. Istruzione e formazione professionale saranno canali paralleli e di pari dignità, con possibilità permanenti di passaggio dall'uno all'altro. L'Università sarà aperta a tutti, anche a coloro che hanno scelto l'alternanza scuola-lavoro nella formazione professionale. In tal caso, però, sarà necessario recuperare attraverso "moduli di riallineamento" per rimettersi alla pari con gli studi tadizionali.
Sostanzialmente resta tutto invariato fino a 14 anni, con il mantenimento della struttura attuale per la scuola primaria (5 anni) e per la scuola media (3 anni). La scelta degli studi secondari, quindi, resta a 14 anni come adesso, fermo restando che dopo questa scelta lo studente può sempre cambiare idea. Questi due cicli ordinamentali saranno suddivisi in 4 cicli biennali unitari sul piano della continuità didattica e organizzativa, e in due cicli quadriennali per le attività dei laboratori.
La durata della scuola complessivamente scende di un anno e l'ultimo della materna, frequentato dai bimbi di 5 anni, potrà valere nel computo degli anni dell'obbligo, che in tutto prevedono 12 anni. Sono alcune delle principali novità contenute nella bozza Bertagna, il documento finale del gruppo di lavoro incaricato dal ministro Moratti di elaborare una proposta complessiva per riorganizzare i cicli scolastici.
Il discorso cambia per le superiori dove la bozza Bertagna prevede tre possibilità. Una prima via si riferisce all'istruzione secondaria (licei), la seconda alla formazione secondaria a tempo pieno (istituti), la terza alla possibilità di formazione scuola-lavoro. Resta invece facoltativa e sempre triennale la frequenza della scuola dell'infanzia, come uno degli almeno 12 anni di istruzione/formazione necessari per ottenere una qualifica.
Novità anche per gli orari. Per innalzare il profilo degli allievi ci sarà la possibilità di poter affiancare all'orario obbligatorio di 825 ore annuali quello facoltativo, che prevede fino a 300 ore annuali aggiuntive, da svolgere in laboratori. La formazione superiore, inoltre, dovrà diventare sempre più concorrenziale con i corsi universitari e si potrà distribuire su un arco temporale da un trimestre a sei semestri. Non è tutto. L'ingresso all'Università e alla formazione tecnica superiore (subito dopo l'obbligo) non sarà automatico, ma preceduto da un accertamento della preparazione degli studenti. Verifica che darà la possibilità a chi risultasse carente di frequentare corsi di recupero (da un mese ad un anno).
Per ora il documento è una bozza, contiene gli indirizzi degli esperti. Verrà discusso con studenti, professori e genitori all'apertura degli "Stati generali", previsti per il 19 e 20 dicembre. Tutti potranno esprimere opinioni e proposte: il ministero ha attivato un forum on-line per raccogliere suggerimenti fino a sette giorni prima della convocazione.

A. Ser.


Presentazione del libro il 18 novembre, ore 15:30
Archivio del Lavoro, Via Breda 56 (Sesto San Giovanni).

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