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ItaliaOggi: Precari, dal 2009 assume il preside

La riforma nel disegno di legge Gelmini. Che rimette mano anche alla valutazione degli alunni

05/08/2008
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ItaliaOggi

E i contratti avranno durata biennale. Sindacati contrari

Dal 2009 si cambia. Per i 237 mila precari interessati a un contratto di supplenza, si apre la strada di un'assunzione diretta, e sulla stessa sede per ben due anni, da parte del dirigente. A prevederlo il disegno di legge (il testo è disponibile sul sito www.italiaoggi.it), approvato dall'ultimo consiglio dei ministri, proposto da MariaStella Gelmini, responsabile istruzione, università e ricerca (si veda IO di sabato). Un provvedimento che i sindacati hanno apprezzato per alcuni aspetti («la durata biennale dei contratti di supplenza darà finalmente un po' di stabilità ai supplenti e agli studenti», commenta Massimo Di Menna, segretario Uil scuola), ma criticato molto aspramente per altri. In particolare non è andata giù alla Cgil, Cisl e Uil l'intervento sui trasferimenti dei docenti. «È un vero e proprio atto di arroganza la scelta di sancirne per legge la biennalità, soluzione che avevamo già ipotizzato nell'esercizio responsabile delle prerogative negoziali», attacca Francesco Scrima, responsabile Cisl scuola. E poi non va giù quell'assunzione in mano ai presidi, che si teme sia l'anticamera di un reclutamento diretto anche per gli insegnanti a tempo indeterminato.
A riscrivere le regole sui contratti dei precari della scuola è l'articolo 5 del disegno di legge: attribuisce la competenza «esclusiva» sulle nomine a tempo determinato o fino al termine delle lezioni ai dirigenti scolastici, che utilizzeranno a questo scopo le graduatorie provinciali e di istituto. «Per garantire la continuità di insegnamento fino alla conclusione di ciascun ciclo di studi, i dirigenti scolastici, accertata la disponibilità del posto nell'organico di diritto o di fatto autorizzato, confermano, per un massimo di due anni scolastici» recita il provvedimento, « il docente ...già in servizio nel precedente anno scolastico». La nuova durata del contratto di supplenza bloccherà nella stesse sede per due anni anche i docenti di ruolo che volessero avere il trasferimento. Materia, questa, finora disciplinata in sede contrattuale. Il ddl allunga poi l'anno scolastico: non durerà più dal primo settembre al 31 agosto, ma comincerà il 10 settembre e finirà il 9 settembre. Gli uffici così avranno più tempo per il disbrigo di tutte le pratiche di avvio e conclusione anno. Per esempio, per le assunzioni e per gli esami di riparazione, che dal 2009 potranno tranquillamente essere fatti a settembre. Un allungamento che consentirà, alle regioni che lo vorranno, anche una diversa articolazione delle stesse lezioni e ferie.

Il disegno di legge ripristina, infine, il valore abilitante- all'insegnamento nella scuola dell'infanzia e primaria- della laurea in Scienze della Formazione Primaria, che l'ultima Finanziaria aveva abrogato.


Presentazione del libro il 18 novembre, ore 15:30
Archivio del Lavoro, Via Breda 56 (Sesto San Giovanni).

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