L'Unità on line - Ferrara, studenti sotto torchio "Cosa pensate di Berlusconi?"
POLITICHE Ferrara, studenti sotto torchio "Cosa pensate di Berlusconi?" di Maura Gualco "Qual è la vostra posizione politica? Cosa pensate di Silvio Berlusconi? Che libri comprate? Quali gior...
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Ferrara, studenti sotto torchio "Cosa pensate di Berlusconi?"
di Maura Gualco
"Qual è la vostra posizione politica? Cosa pensate di Silvio Berlusconi? Che libri comprate? Quali giornali leggete?" Studenti fai da te? Ahi Ahi Ahi. "Terroristi". Questa la conclusione di uno snervante interrogatorio rivolto a due studenti, da una simpatica 'squadretta' di funzionari, spedita al liceo Ariosto di Ferrara dal ministero della Pubblica Istruzione. È accaduto il 13 dicembre ma soltanto ora, grazie alla pubblicazione del quotidiano La Nuova Ferrara, se ne è avuta notizia. Tutto comincia circa tre settimane fa, quando un senatore ferrarese di An, Alberto Balboni legge il documento firmato dal collegio dei docenti della scuola ferrarese, critico nei confronti della riforma 'Moratti'. Nel documento il senatore registra 'toni ostili al governo' e decide di sottoporlo ad interpellanza con la quale si chiede di sapere chi istiga tale 'clima antigovernativo'e di provvedere con eventuali sanzioni. Il 'solerte' governo risponde disponendo un'ispezione ministeriale e così invia il dottor Chiaromonte e la professoressa Nota. Raffiche di domande si susseguono come un fiume in piena. Preside, docenti, studenti, uno dietro l'altro costretti a sottoporsi agli interrogatori dei 'governanti'. Vogliono sapere tutto. I ragazzi scelgono due rappresentanti - due ragazze di diciassette anni - per essere tartassati. Domande sullo striscione. Quale? Bisogna fare un passo indietro. Subito dopo l'inizio dei bombardamenti sull'Afghanistan, il collettivo studentesco aveva organizzato dal 18 al 20 ottobre una mobilitazione contro la guerra e tra un'assemblea e una manifestazione avevano piazzato dentro la scuola uno striscione con su scritto:"Per una lotta a pari condizioni, dateci Bin Laden vi diamo Berlusconi". Durante l'ispezione lo striscione incriminato non c'è più ma i funzionari - grazie alla soffiata di alcuni docenti 'simpatizzanti', raccontano a scuola - ne vengono a conoscenza. Chi ha deciso di fare uno striscione del genere? chiedono i due, siete stati instradati dai professori? chi lo ha scritto? e che significato ha per voi? Raffica di domande, intervallate anche da 'preziosi' consigli. "Ma non sapete che con uno striscione del genere finite con il sollecitare la violenza e schierarvi con il terrorismo?". La 'suqadretta' che, nel frattempo, prende appunti per poi riferire a chi di dovere, ripete le risposte dei minorenni, stravolgendo faziosamente le risposte. "Ci mettevano in bocca parole mai dette" racconta una delle interrogate. Poi a fine indagine, senza neppure rileggere quanto riferito, per poter sottoscrivere le proprie dichiarazioni - come insegnano in questura - i due se ne vanno. Ieri alla Camera dei deputati, la denuncia. "C'è aria di intimidazione nelle scuole italiane" esclama Dario Franceschini della Margherita. Quello che è successo al liceo Ariosto è molto grave, dice il deputato che aggiunge:"È evidente il clime intimidatorio e l'aria da regime . Occorre reagire subito".