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La 'buona scuola' della Flc Cgil in 32 azioni

Pantaleo “La didattica è la linea di cammino che deve segnare ogni azione amministrativa nelle scuole e non viceversa

07/02/2015
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Tuttoscuola

Bastano 32 azioni per cominciare a far funzionare la scuola. Le ha inviate la Flc Cgil al ministro Giannini per mettere a disposizione del governo, che sta lavorando ai decreti attuativi della “buona scuola”, un'elaborazione "maturata negli anni e discussa e verificata con esperti e lavoratori".

Tra le proposte suggerite dalla Flc c'è anche quella di consentire alle scuole autonome di accedere all'8 per mille, per finanziare ricerca e sperimentazione. Anche se le scuole hanno bisogno di finanziamenti pubblici, certi nei tempi e nelle quantità per l'attuazione dei Pof di istituto.

“Trentadue azioni - commenta il segretario generale della Flc Cgil, Domeni Pantaleo - su alcuni punti specifici per ottenere dei risultati mirati e per dare leggerezza alle scuole, oggi appesantite da gravi difficoltà dovute al deficit di funzionamento dei centri ministeriali“.

Togliere alle scuole le pratiche seriali, come già avviene negli altri Paesi europei - come ad esempio in Francia dove gli stipendi dei supplenti li paga direttamente il Ministero - è una misura a costo zero e una modalità razionale nei rapporti tra scuole e Miur e altre amministrazioni, tra cui il Mef. Collaborazione e semplificazione, anche per mettere ordine a una legislazione confusa che pretende di applicare alla scuola norme concepite per altri uffici amministrativi.

Secondo Pantaleo “La didattica è la linea di cammino che deve segnare ogni azione amministrativa nelle scuole e non viceversa”. Altre misure riguardano la soluzione dei contenziosi molto costosi per l'erario, il dimensionamento delle scuole, la governance.

L’intero documento è scaricabile dal sito della Flc Cgil da questo link.


Presentazione del libro il 18 novembre, ore 15:30
Archivio del Lavoro, Via Breda 56 (Sesto San Giovanni).

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