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La Nazione-Foligno non vuole un nuovo G8

Foligno non vuole un nuovo G8 ROMA '#8212; La paura è scesa su Foligno. La prospettiva di trasformare gli stati generali dell'istruzione fissati per il 19 e il 20 dicembre in una seconda Gen...

12/12/2001
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La Nazione

Foligno non vuole un nuovo G8

ROMA '#8212; La paura è scesa su Foligno. La prospettiva di trasformare gli stati generali dell'istruzione fissati per il 19 e il 20 dicembre in una seconda Genova, ha convinto il sindaco della città e l'intero consiglio comunale, maggioranza e opposizione unite, a chiedere un rinvio a Letizia Moratti (nella foto). Ma la risposta del ministro è stata un "no", con l'impegno però di " fare di tutto per ridurre al minimo i disagi".
"Troppi rischi"
Nella lettera il sindaco di Foligno Maurizio Salari fa esprime preoccupazioni per una iniziativa che "cumulata con quella immediatamente preannunciata da parte dei rappresentanti dei vari movimenti studenteschi, avrebbe posto sicuramente a rischio la città e in particolare le numerose attività d'impresa operanti nel centro storico".
In alternativa, comunque, la città si mette a disposizione se "dovesse essere deciso diversamente". Ma è chiaro che questa mossa pesa sul clima già caldo che circonda il mondo della scuola. Soprattutto perché, a parte gli studenti della città che sono in agitazione da giorni in vista dell'appuntamento, sugli stati generali incombe anche la minaccia della Rete no-global di "impedire fisicamente" lo svolgimento dei lavori bloccando l'ingresso in città ai delegati, ai rappresentanti, ai giornalisti, agli ospiti oltre che al ministro.
Minacce che non sono state mitigate dalle rassicurazioni fornite dagli studenti per cui "non sarà un'altra Genova". Anche Luca Casarini, leader delle Tute bianche, ha dato la sua adesione alla contromanifestazione mentre Rifondazione comunista ha chiesto che i giovani in arrivo da tutti Italia trovino, in città, vitto e alloggio. Un'ipotesi che il senatore del Biancofiore Maurizio Ronconi respinge in toto invitando anzi i responsabili locali della sicurezza a vietare la protesta.
"Com'è ovvia la libertà di manifestare '#8212; dice Ronconi '#8212; è altrettanto scontata la determinazione a non far provocare incidenti e neppure danni, soprattutto alle attività commerciali di Foligno. Il prefetto non potrà, a mio avviso, non considerare i problemi di ordine pubblico deviando le manifestazioni di dissenso in altra parte della regione". Come farà la Cgil che, per quei giorni, ha indetto una grande manifestazione di protesta a Perugia.
Per il resto i sindacati si presenteranno divisi all'appuntamento che dovrebbe costituire un grande momento di confronto sul futuro della scuola. Mentre la Cisl e lo Snals hanno dato la loro adesione, la Uil non ha ancora preso una decisione e Cgil e Cobas hanno già annunciato la loro assenza. Intanto si è appreso che il ministro Moratti ha convocato per oggi alle 10 i sindacati confederali della scuola per illustrare la riforma dei cicli elaborata dalla commissione Bertagna.
Protesta continua
A Roma la mobilitazione continua ad essere forte. E per un liceo che termina l'occupazione e conta i danni '#8212; al Virgilio sono spariti computer e la scuola è al collasso '#8212; entra in ballo anche l'università la Sapienza che da oggi metterà in moto i suoi iscritti. E dalla mezzanotte i giovani del Tasso riprenderanno lo sciopero della fame. In questo quadro la Cgil denuncia che neoimmessi in ruolo di alcune province, tra le quali Ferrara, Venezia e Firenze, non ricevono lo stipendio da settembre.
di Silvia Mastrantonio


Presentazione del libro il 18 novembre, ore 15:30
Archivio del Lavoro, Via Breda 56 (Sesto San Giovanni).

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