La Stampa-gli studenti non sanno studiare
"Gli studenti non sanno studiare" Occhi stralunati stamane in classe. "Ragazzi, ma cosa combinate di sera invece di dormire? Sembrate zombie". "Prof lo dica a quella di mate: oggi compito, dom...
"Gli studenti non sanno studiare"
Occhi stralunati stamane in classe. "Ragazzi, ma cosa combinate di sera invece di dormire? Sembrate zombie". "Prof lo dica a quella di mate: oggi compito, domani interrogazione generale di fisica, poi ci si mette pure lei e manco fa le programmate". Scadenze di fine trimestre per qualcuno, mentre per i più sono prossimi i pagellini di metà quadrimestre. Comunque sia, un valzer d'interrogazioni e di compiti, una gragnola di verifiche scritte ed orali. E' tempo di ritmi serrati nella scuola: non c'è tregua per nessuno. Neppure per gli insegnanti che accatastano decine e decine di verifiche da correggere. Ma attenzione: per chi non ha le spalle abbastanza larghe e non è abituato a passare ore sui libri, finire dopo settimane di relativa calma sotto il tiro incrociato di tutti, o quasi, i professori è stress allo stato puro. "E' sempre la stessa storia, ma possibile che non riusciate a mettervi d'accordo a diluire sto' bombardamento quotidiano?". Incalza il vicino di banco: "Almeno avessimo gli insegnanti dal primo giorno di scuola, potrebbero incominciare subito a spiegare e ad interrogare: invece quello d'inglese è arrivato dopo un mese e metà classe non ha neanche il primo voto". La fatica di studiare c'è sempre stata e sempre ci sarà: l'abitudine invece a studiare oggi si è persa un po' per strada. Facile sentire dopo un'interrogazione mugugni e delusione: "Ma ho studiato, come cavolo ho fatto a beccarmi quattro?". Un'interrogazione insufficiente quasi mai è dovuta ad assoluta negligenza, in parole povere, a non aver neanche aperto libro. Il numero dei masochisti e dei pigri è esiguo. Molto semplicemente non si studia abbastanza, così non si ricordano i concetti. Non tutti hanno chiaro che non bisogna affidare la lezione alla sola memoria, ma bisogna innanzitutto comprendere quello che si studia. E poi molti ragazzi non hanno un metodo di apprensione efficace. Ricordate gli schemi, la quantità industriale di appunti che si prendevano durante le spiegazioni? C'è chi li ritiene reperti archeologici inutili per la scuola di oggi. Il guaio è quando a pensarlo non sono solo i ragazzi, ma anche qualche insegnante.